«Bambini maltrattati nella scuola materna», due famiglie parti civili

Prima l'udienza nel processo a quattro maestre per presunti maltrattamenti

Il tribunale di Benevento
Il tribunale di Benevento
Martedì 31 Gennaio 2023, 09:43
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C'è stata solo la costituzione di due parti civili, altre hanno preferito rinunciare, poi l'udienza è slittata al 20 marzo, per l'assenza del gup Gelsomina Palmieri. Si tratta dell'udienza che vede indagate quattro maestre per presunti maltrattamenti dei quali sarebbero rimasti vittime, (attraverso immagini raccolte tra marzo e maggio del 2019), gli allievi di una scuola materna privata ad Airola. La richiesta di costituzione di parte civile è stata avanzata da familiari dei bambini, assistiti dall'avvocato Vittorio Fucci.

Le insegnanti indagate sono Anna Paula Maglione 48 anni, Pasqualina Cerni, 30 anni, entrambe di Airola, Mariana Matera 31 anni, di Bucciano, Valentina Arabo 29 anni, di Sant'Agata de' Goti. L'inchiesta era rimbalzata all'attenzione dell'opinione pubblica nel febbraio del 2020, quando le insegnanti erano state sottoposte al divieto di dimora ad Airola, successivamente revocato, disposto dal gip Loredana Camerlengo.

Lo stesso che, ieri, ha sancito il rinvio.

Le indagini erano partite dalla denuncia presentata dalla mamma di una bambina che all'epoca dei fatti, nel novembre del 2018, aveva appena 3 anni. Nella denuncia si faceva riferimento a presunti maltrattamenti subiti dalla bimba da parte di una maestra della scuola materna privata di Airola. Le accuse ipotizzate sono, appunto, quelle di maltrattamento. Le maestre, sulla base di quanto emerso dalle ricostruzioni fatte dagli inquirenti, si sono rese colpevoli di atteggiamenti violenti nei confronti dei piccoli che frequentavano l'asilo di Airola. I bambini venivano, infatti, stati puniti con schiaffi al volto, colpi sulla testa, strattonamenti, pizzichi e, in alcuni casi, con la chiusura in una stanza buia.

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Le insegnanti, spiega l'accusa, utilizzavano «un clima di terrore e l'istigazione alla violenza».
Episodi diversi quelli contestati alle maestre per comportamenti che avevano tenuto nei confronti dei bambini o ai quali le stesse avevano assistito senza, però, intervenire in difesa dei piccoli. Dopo la denuncia della mamma di uno dei bimbi, rafforzata anche dalle testimonianze di altri genitori, i carabinieri avevano anche installato alcune microcamere all'interno della struttura. Dalle analisi delle riprese tutte e quattro le indagate «facevano uso della violenza - ha scritto il gip - nell'espletamento delle attività lavorative, che le portava per forze di cosa a essere quotidianamente esposte alle festose e rumorose manifestazioni di energia tipica dei bambini in tenera età».
Per almeno tre mesi, tra marzo e maggio del 2019, era stato così possibile osservare quanto accadeva all'interno dell'asilo. Le indagate sono difese dagli avvocati Fabio Russo, Maria Zollo, Ettore Marcarelli e Pasquale Matera, Giovannina Piccoli e Margerita del Masi.
 

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