Maxi evasione da 69 milioni di euro:
sequestrato anche un hotel nel Sannio

Maxi evasione da 69 milioni di euro: sequestrato anche un hotel nel Sannio
Giovedì 5 Maggio 2022, 10:45 - Ultimo agg. 14:26
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 Interdizione dall'esercizio di attività professionale e di impresa, per la durata di dodici mesi, nei confronti di otto persone, il sequestro preventivo di una nota struttura alberghiera (della quale non è stato ancora reso noto il nome) e di due immobili, oltre sequestro per equivalente di denaro e beni fino a circa 11 milioni di euro.

Sono i provvedimenti eseguiti in varie località del territorio nazionale dai militari dei comandi provinciali della guardia di finanza di Napoli e Benevento al termine di un'intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale.

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I provvedimenti cautelari, personali e reali, sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari di Benevento, su richiesta della Procura, nei confronti complessivamente di 24 persone indagate, a vario titolo, di associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità, reati tributari, fallimentari e di falso.

I particolari dell'indagine verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica di Benevento alle ore 11,30.

Questi iniziative sono conseguenza di un'evasione fiscale di circa 69 milioni di euro scoperta dalla guardia di finanza al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento. Le indagini, ha detto il procuratore di Benevento Aldo Policastro, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza su un'articolata organizzazione transnazionale e una fitta rete di persone fisiche e giuridiche gravitanti nell'orbita professionale e delle relazioni di un noto avvocato di Benevento e dei suoi figli, i quali, secondo l'accusa, hanno promosso, organizzato e gestito una consolidata e fiorente «attività di consulenza» per il trasferimento e il mantenimento di imprese in territorio bulgaro, la maggior parte delle quali nelle città di Sofia e Plovdiv.

Tutto ciò, al fine di sottrarle al pagamento delle imposte e sottrarne i patrimoni al sequestro e a procedure fallimentari e/o esecutive in Italia. I militari della guardia di finanza dei comandi provinciali di Napoli e Benevento, su disposizione della Procura, hanno eseguito nel capoluogo e nella provincia sannita e in quelle di Avellino, Roma, Milano, Napoli, Cosenza e Varese, nonché in territorio bulgaro (Sofia e Plovdiv) la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l'attività professionale, per un anno, nei confronti di otto persone, professionisti e imprenditori sanniti e della Valle Telesina operanti nel settore turistico-alberghiero, edile e della grande distribuzione alimentare.

Inoltre sono state congelate in Bulgaria, le quote delle società bulgare utilizzate per le operazioni contestate. Le indagini hanno preso il via nel febbraio del 2019 quando, al termine di accertamenti su una importante struttura alberghiera di Benevento, sono emerse importanti anomalie fiscali in relazione alle posizioni delle persone fisiche e giuridiche riconducibili alla struttura, gestita da un gruppo familiare costituito, appunto, da un avvocato beneventano e dai suoi due figli. «Nel corso delle indagini - hanno evidenziato Eugenio Bua, comandante provinciale della guardia di finanza di Benevento ed il colonnello Giovanni Ferraiolo, responsabile del nucleo operativo delle Fiamme gialle - sono state esaminate le operazioni societarie e i rapporti bancari di 34 società italiane e 29 società bulgare». «Per tale indagine - ha infine evidenziato Policastro - è avvenuta la 'cessione di giurisdizionè da parte dell'autorità giudiziaria bulgara in favore di quella italiana per fatti penalmente rilevanti commessi in quel paese».

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