L'appello del sindaco di Apice all'Asl: «Pediatra di base, coprire il vuoto»

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di Luigi Patierno
Venerdì 13 Aprile 2018, 01:50
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BENEVENTO - L’amministrazione comunale di Apice chiede a viva voce alla direzione generale dell’Asl di colmare una lacuna medico-assistenziale importante riguardante il servizio di pediatria all’interno del territorio apicese. Il sindaco Ida Albanese ha inoltrato al direttore generale Franklin Picker la richiesta per il rinnovo del servizio di pediatria nel comune da lei amministrato. Un’esigenza sentita e ritenuta necessaria per la comunità che si è fatta palese dopo la scomparsa della pediatra Ornella Mascellaro. Dal 22 marzo si è creato un grave stato di disagio per la popolazione pediatrica con grande preoccupazione dei genitori a cui è venuto meno tale riferimento. «Nel nostro paese - si legge nella nota inviata al dirigente Picker - vi sono circa 290 bambini al di sotto di 6 anni ai quali, ora, non è garantita alcuna assistenza medica né sono state date, ai genitori, indicazioni in merito. Come lei ben sa la presenza di un pediatra convenzionato è indispensabile per poter accedere a tutti i servizi e prestazioni garantiti dal servizio sanitario nazionale, compresi nei livelli essenziali di assistenza».
Il sindaco sollecita, pertanto, l’espletamento delle procedure per l’assegnazione della zona carente pediatrica presso il comune di Apice, così, da dare risposte concrete e solerti alle esigenze degli utenti in età pediatrica. Quello che si chiede è che sia data una risposta certa, perché si tratta di un servizio che va garantito all’interno del territorio e l’amministrazione comunale è ferma nell’affermare un principio chiaro, ossia che gli apicesi non debbano recarsi a San Giorgio del Sannio per tale esigenza data la popolazione vasta, la distanza e il numero di bambini al di sotto dei sei anni che necessitano di accertamenti diagnostici, cure o trattamenti. All’amministrazione apicese interessa avere nel breve periodo delle risposte e non è interessata al nome del medico a cui verrà affidato l’incarico, ma solo che il servizio venga ristabilito.
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