Assalita da uno sciame di api,
50enne muore tre giorni dopo

Assalita da uno sciame di api, 50enne muore tre giorni dopo
di Luella De Ciampis
Martedì 27 Settembre 2022, 09:14
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È morta, dopo essere rimasta per tre giorni in coma nel reparto di Terapia intensiva del Rummo, in seguito alle conseguenze di uno choc anafilattico, la 50enne di San Giorgio La Molara che, nella giornata di venerdì, era stata aggredita da uno sciame di api nel campo di proprietà della famiglia in cui stava lavorando con il marito e il figlio. La tragedia si è consumata nella mattinata di venerdì, quando la donna, inavvertitamente, aveva toccato un alveare con un attrezzo da lavoro, destabilizzando le api che, sentendosi minacciate, l'hanno aggredita, procurandole un numero indefinito di punture al volto, al tronco e alle braccia che ha usato come scudo per difendersi dall'attacco improvviso e inatteso.

I familiari si sono resi conto della gravità della situazione perché la 50enne ha manifestato quasi subito difficoltà respiratorie e ha perso conoscenza per cui hanno deciso di portarla in ospedale dove è arrivata già in arresto cardiaco.

La decisione repentina dei familiari non è stata sufficiente a salvare la vita alla malcapitata anche se i medici del Pronto soccorso sono riusciti a rianimarla e a far ripristinare il battito cardiaco. Tuttavia, le sue condizioni sono apparse gravissime fin da subito in quanto, il lasso di tempo in cui il cuore è rimasto fermo ha provocato gravi danni cerebrali che hanno provocato lo stato comatoso dal quale non si è più svegliata.

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Il tragico epilogo è arrivato dopo tre giorni di ricovero in Terapia intensiva. Purtroppo, lo choc anafilattico è una reazione allergica e potenzialmente letale che può verificarsi a distanza di pochi secondi o di qualche minuto dall'esposizione a una sostanza a cui si è allergici e i sintomi sono così gravi da risultare fatali in assenza di un trattamento immediato. Il farmaco salvavita da usare in questi casi è l'adrenalina ma deve essere iniettata nell'immediato, prima che il paziente perda conoscenza. Bisogna considerare che la distanza tra San Giorgio La Molara e Benevento è di 26 km e che, tra i tempi trascorsi per decidere il trasporto in ospedale, i tempi di percorrenza dal centro fortorino al capoluogo e il traffico, nella migliore delle ipotesi, sono passati 45 minuti che, in questi casi, fanno la differenza. Alle persone con allergie riscontrate e potenzialmente gravi vengono prescritti autoiniettori di adrenalina da avere sempre a portata di mano. Si tratta di una siringa già pronta che inietta una singola dose del farmaco quando viene premuto contro la coscia.

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«La comunità - dice il sindaco Nicola De Vizio - è attonita e sconvolta per quanto è accaduto. Siamo tutti vicini alla famiglia, sia come amministrazione che sotto il profilo personale e umano. Si è trattato di un incidente impossibile da prevedere». Un incidente che, nella sua banalità, ha stroncato la vita di una donna che lascia nello sconforto il marito e due figli.
 

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