Assunzioni all'Asl ok per i precari Covid

Rinnovo e stabilizzazione per 17 unità

L'asl di Benevento
L'asl di Benevento
di Luella De Ciampis
Sabato 4 Marzo 2023, 08:55
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L'Asl si avvia sulla strada della stabilizzazione del personale precario reclutato nel corso della pandemia e del riconoscimento delle progressioni orizzontali dei dipendenti. A renderlo noto, l'organizzazione sindacale Cisl fp Irpinia Sannio che, attraverso un dialogo costante con il management aziendale, è riuscita a ottenere un risultato importante per 17 precari in totale, 6 infermieri e 11 operatori sociosanitari.

Il superamento del precariato è stato il primo punto all'ordine del giorno della riunione tra la direzione strategica dell'Asl e le organizzazioni sindacali. «Diamo atto - dice Massimo Imparato, coordinatore Cisl Irpinia Sannio per il comparto santità pubblica, privata e terzo settore al direttore generale Gennaro Volpe dell'apertura dimostrata riguardo all'argomento.

Alla riunione hanno potuto assistere, come uditori, anche alcuni operatori sanitari precari, in rappresentanza di colleghi che costituiscono l'asse portante dell'azienda.

Il nostro sindacato ha sollecitato con forza un provvedimento in tal senso, ottenendo l' impegno a mettere in campo le misure per la stabilizzazione dei precari e a predisporre la proroga dei contratti in scadenza il 31 marzo, per consentire ai precari che non abbiano maturato ancora i 18 mesi di raggiungere questo traguardo per poter partecipare a future procedure di stabilizzazione».

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Nella fase immediatamente successiva, la discussione è scivolata sull'approvazione delle progressioni delle fasce lavorative. «Come organizzazione sindacale - dicono Sonia Petrucciani ed Eleonora Tiso, nell'ordine, responsabile territoriale sanità pubblica e coordinatore aziendale Asl Benevento della Cisl Fp Irpinia Sannio - sulla questione dell'avanzamento di carriera, rispetto ad altri sindacati, siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni, senza mai fare un passo indietro, ottenendo anche l'integrazione degli aventi diritto per chi era stato escluso nel 2019, e riuscendo a garantire ai lavoratori la possibilità di un avanzamento, rilevante soprattutto ai fini pensionistici. Un risultato che non è solo importante in busta paga ma costituisce un premio per l'impegno che valorizza il merito». Inoltre, il sindacato ha espresso vivo apprezzamento per i risultati ottenuti perché si proietteranno anche sull'imminente apertura dell'Hospice di Cerreto Sannita, che prevede reparti specializzati per la terapia del dolore destinati ai pazienti terminali.

«È chiaro che concludono i sindacalisti - la stabilizzazione di personale precario servirà anche a creare i servizi necessari alle case e agli ospedali di comunità, strutture sanitarie di ricovero della rete di assistenza territoriale, che rappresentano un sicuro rafforzamento della medicina di prossimità di cui i cittadini non possono fare a meno, medicina territoriale che, se ben strutturata, consentirà di attivare il filtro necessario al decongestionamento delle strutture ospedaliere. Gli ospedali e le case di comunità rappresenteranno, inoltre, un'opportunità lavorativa per molti operatori del territorio costretti a lavorare lontano da casa, che potranno tornare nelle nostre realtà. Noi vigileremo sugli impegni assunti sostenendo la medicina di prossimità e garantendo la presenza».


Va specificato che a fine novembre erano già state regolarizzate le posizioni di 37 dipendenti dell'Asl con ruolo sanitario, in possesso dei requisiti necessari per la stabilizzazione prevista dal contratto collettivo nazionale. Nel provvedimento erano stati inclusi 19 infermieri e 18 operatori sociosanitari da assumere a tempo indeterminato dall'azienda sanitaria. Le domande di stabilizzazione erano state presentate dal doppio del personale, rispetto a quello ammesso alle selezioni e immesso in servizio a far data dall'1 febbraio dell'anno scorso perché, per una larga fetta di dipendenti, non c'erano i requisiti necessari per effettuare la stabilizzazione, poi maturate successivamente con il raggiungimento dei 18 mesi di servizio, anche non continuativi, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale. Per questo, la Regione Campania ha previsto una proroga dei contratti che consenta di far maturare i 18 mesi per tutti i precari Covid.
 

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