«Attentato in Somalia, la bomba
è esplosa a pochi metri da me»

«Attentato in Somalia, la bomba è esplosa a pochi metri da me»
di Gianluca Brignola
Martedì 1 Ottobre 2019, 09:11
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L'onda d'urto di un'esplosione che ha fatto sentire la suo eco a oltre 9 mila chilometri di distanza. Tanto e nulla più per descrivere il racconto della giornata di ieri a Cerreto Sannita per una notizia rimbalzata sulla stampa italiana nella tarda mattinata e che ha finito con l'interessare ben presto anche la provincia di Benevento. Da Mogadiscio, in Somalia, dove 2 Vtlm Lince, appartenenti a un convoglio di tre mezzi italiani, sono stati coinvolti in un attentato al rientro da un'attività addestrativa in favore della forze di sicurezza somale senza lasciare registrare, fortunatamente, così come precisato in una nota dello Stato maggiore della Difesa, nessuna conseguenza per il personale impiegato, sia militare che civile. Tra questi anche un ingegnere 37enne proveniente proprio dal piccolo borgo titernino, Armando Cofrancesco.

 
Da quanto si è appreso, al momento della deflagrazione dell'ordigno il tecnico si sarebbe trovato a poche decine di metri di distanza dalla «Colonna» mobile», senza riportare ferite di alcun tipo, e condotto sotto scorta in un luogo sicuro. «Una delle giornate più lunghe della mia vita. Tutto ok, per ora, ma tanto spavento». Poche parole affidate velocemente e probabilmente con tutte le difficoltà del caso alla sua pagina facebook, scritte per tranquillizzare familiari e amici in valle Telesina e nella sua città di adozione, Pisa, dove Armando si è trasferito al termine dei cinque anni trascorsi all'istituto tecnico commerciale e per geometri cerretese, portando poi avanti una brillante carriera accademica. Nel mezzo, dopo la laurea conseguita con lode, un dottorato triennale di ricerca in Scienze e tecniche dell'ingegneria civile, la permanenza nell'ateneo toscano con la costituzione, poi, di una società spin-off specializzata in prove sulle pavimentazioni aeroportuali che lo ha portato a girovagare. Dallo scorso mese di giugno una nuova avventura in Africa. Un'esperienza raccontata giorno dopo giorno sul suo profilo, tra la passione per lo sport e il Napoli. E numerosi sono stati, per tutta la giornata di ieri, anche i messaggi di sostegno sui social che hanno letteralmente invaso la bacheca dell'ingegnere trasferendosi ben presto tra le strade della «Città di fondazione» dove la famiglia Cofrancesco è particolarmente conosciuta e apprezzata.
Il papà di Armando, Antonio, ha insegnato in entrambi gli istituti d'istruzione superiore cerretesi, il «Carafa Giustiniani» e il «Luigi Sodo», coordinatore nel 2018, tra le altre, del «Comitato Civico 330 Sisma 1688». «Tanta apprensione - ha dichiarato il sindaco di Cerreto Giovanni Parente -. Abbiamo seguito l'evolversi della vicenda e fortunatamente siamo stati subito tranquillizzati. Un ragazzo che ci ha sempre reso orgogliosi e che, ora, attendiamo presto qui a casa al suo ritorno».
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