Benevento, attentato alla «Trotta»
bruciati due scuolabus Pollicino

Benevento, attentato alla «Trotta» bruciati due scuolabus Pollicino
di Enrico Marra
Venerdì 8 Novembre 2019, 09:23
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Nuovo rogo notturno. Nel mirino, questa volta, sono finiti tre bus in sosta all'interno del cortile della sede della Trotta Bus, la società che gestisce il trasporto urbano in città. Il raid poco prima delle 2 in via Santa Colomba. A lanciare l'allarme alcuni passanti che alla vista delle fiamme hanno avvertito i vigili del fuoco che hanno domato l'incendio prima che le fiamme si propagassero ad altri veicoli in sosta nel piazzale. I bus distrutti o danneggiati nel rogo sono mezzi Iveco del modello denominato «pollicino». Uno era stato immatricolato nel 1994, mentre gli altri negli anni duemila. Ma soltanto uno era funzionante, essendo gli altri due fermi da tempo. In particolare uno era appartenuto a una cooperativa che assisteva i portatori di handicap. Avendo sospeso l'attività il veicolo era rimasto in sosta nel piazzale della ditta di trasporto pubblico. Un altro minibus era fermo perché appartenente alla categoria «Euro 0» e quindi non poteva più circolare perché inquinante. Il terzo veicolo, a fine mese sarebbe stato sostituito e nell'attesa espletava servizio di trasporto per gli studenti.

E ieri mattina le corse di questa linea sono state garantite ricorrendo ad un altro veicolo in dotazione all'azienda.

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A condurre le indagini sono i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Benevento. S'ipotizza che con ogni probabilità gli autori dell'incendio hanno operato dal marciapiede antistante il piazzale della Trotta lanciando all'interno dell'area, delimitata da una recinzione in ferro, con sbarre distanti l'una dall'altra diversi centimetri (in pratica nessun ostacolo per il piromane o i piromani), del liquido infiammabile al quale è stato poi dato fuoco. Pochi secondi e il rogo si è sviluppato.

Nel piazzale erano in sosta un'altra ventina di veicoli, fortunatamente risparmiato dal rogo. La struttura è dotata di telecamere che trasmettono le immagini alla centrale di un società di vigilanza operante presso la sede centrale di Roma. Dai primi accertamenti le telecamere, però, non inquadrano i margini del cortile e quindi la zona dove erano in sosta i tre veicoli essendo puntate in prevalenza sugli ingressi e sul capannone adibito ad officina. In ogni caso dai filmati, che nelle prossime saranno esaminati dai carabinieri, si nota un bagliore improvviso, segnale inequivocabile della matrice dolosa. Circa il possibile movente al momento sono tre le ipotesi al vaglio degli inquirenti. S'ipotizza il gesto di un piromane, di qualcuno che potrebbe aver avuto contrasti con la ditta, anche se al momento non vi sono stati episodi evidenti ed eclatanti in tal senso, e l'ipotesi di un atto di intimidazione contro i vertici dell'azienda. Ma soltanto nei prossimi giorni, anche sulla scorta delle dichiarazioni dei vertici di Trotta, si potrebbe avere qualche ulteriore elemento utile alle indagini.

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Amareggiato Clemente Mastella. «Sono stati incendiati bus nella sede della Trotta. Un episodio inqualificabile che sconcerta. Criminali che fanno del male alla città sul piano civile e sul piano operativo. Con la carenza di bus perderne due per un gesto ignobile è un attentato alla nostra comunità. Spero che gli autori siano al più presto identificati. Vergogna». Così il sindaco sul proprio profilo Facebook. «Esprimo la mia vicinanza - ha aggiunto - alla azienda e ai lavoratori che avevo incontrato nella sede una ventina di giorni fa». Mastella, infatti, in quella occasione aveva voluto esprimere solidarietà agli operatori per il lancio di sassi contro un bus carico di passeggeri.
Un precedente risale al 12 febbraio del 2004. Quindici anni fa cinque scuolabus furono distrutti e un sesto risultò danneggiato per un maxi rogo divampato nella notte. I veicoli erano parcheggiati nel cortile della ex caserma Guidoni.
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