Due auto in fiamme e una famiglia
nel mirino: «Ma noi mai minacciati»

Due auto in fiamme e una famiglia nel mirino: «Ma noi mai minacciati»
di Domenico Zampelli
Giovedì 2 Gennaio 2020, 09:31
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Nessuna minaccia. Nessuna avvisaglia. Nessun segno premonitore. È un noir con le tinte del giallo l'attentato incendiario che nella notte fra lunedì e martedì ha sconvolto la parte alta del paese. Due le auto incendiate, una Mercedes e una Lancia Y. Nessun dubbio sulla matrice dolosa del gesto. Lo confermerebbero sia il ritrovamento di una tanica contenente del liquido infiammabile che le evidenze delle telecamere di sicurezza, ancora al vaglio degli inquirenti che si stanno occupando dell'episodio. Le riprese attesterebbero in particolare la presenza sospetta di più persone nell'area interessata, con un'auto che si allontana subito dopo gli eventi. Dati che sono da incrociare e da verificare con le altre telecamere di videosorveglianza esistenti in zona.

I fatti si sono verificati lungo l'antica viabilità che collega la contrada San Marco al borgo antico del paese, i rioni Palazzo e Barassano. Luoghi ricchi di storia: a pochi metri esistono ancora i resti di un'antica fontana pubblica e della «taverna», stazione di sosta per le lunghe percorrenze. L'allarme è scattato pochi minuti dopo l'una. Le auto erano parcheggiate nei pressi dell'abitazione del proprietario C.D.M., 54 anni, che lavora presso l'ospedale «Rummo», professionista noto in paese per il suo impegno nel campo del sociale con particolare riferimento all'ambito musicale. Dei due mezzi, di cui una in uso anche alla moglie e alla figlia del 54enne, la Y si trovava lungo la via pubblica, mentre la Mercedes era parcheggiata sotto un gazebo, lungo il breve vialetto di accesso al fabbricato. In un attimo le fiamme hanno completamente avvolto le due vetture, e a nulla sono valsi, purtroppo, i tentativi da parte del proprietario stesso che dei vigili de fuoco, intervenuti a distanza di pochi minuti. Le due auto sono state infatti completamente distrutte dalle fiamme, restituendo solo due lamiere bruciate oltre a un dolore acre percepibile nettamente anche a ore di distanza dall'evento.

Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Vitulano, che hanno avviato le indagini. Sentiti innanzitutto il proprietario delle auto e i suoi familiari, che hanno ribadito l'assenza di qualunque minaccia nei loro confronti. Sarà quindi più difficile ricostruire il movente del rogo. Che in quella zona non rappresenta nemmeno il primo caso. Quel che è certo riguarda lo sconcerto della comunità, espresso dalle parole del sindaco Giuseppe Tomaselli: «Trovo veramente difficile pensare che una famiglia stimata e benvoluta da tutti in paese sia rimasta vittima di un evento del genere. Nell'esprimere la solidarietà mia personale e dell'intera comunità agli amici che hanno dovuto subire un così vile attentato, formulo l'auspicio che le indagini in corso consentano di giungere ai responsabili del gesto, restituendo alla popolazione di Foglianise quella tranquillità inevitabilmente scossa da notizie del genere».
 
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