Auto incendiata sotto l'abitazione:
proprietario ha obbligo di dimora

Auto incendiata sotto l'abitazione: proprietario ha obbligo di dimora
di Enrico Marra
Lunedì 16 Dicembre 2019, 08:52
3 Minuti di Lettura

Un'altra auto in fiamme in città. Un raid che allunga l'elenco che dall'inizio dell'anno contempla 80 roghi riconducibili a varie cause, ma quasi tutti di natura dolosa. L'allarme è scattato intorno alle 5 di mattina in via Francesco Paga, al rione Ferrovia. Le fiamme sono state appiccate a una Fiat Punto. A chiedere l'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale è stato un passante che ha notato l'auto in fiamme in uno spazio condominiale. I caschi rossi sono accorsi con un due squadre anche per il timore che essendo l'auto in sosta presso un edificio le fiamme potessero propagarsi anche agli appartamenti. La centrale operativa del 115 ha anche avvertito i carabinieri, giunti sul posto con pattuglie del Nucleo operativo della Compagnia di Benevento. Il trambusto ha svegliato anche il proprietario dell'auto, Daniele Pizzone di 25 anni, già noto alle forze dell'ordine e finito di recente alla ribalta della cronaca per il sequestro di stupefacenti e soprattutto per un'ingente somma di denaro. Il giovane infatti abita insieme ad alcuni familiari proprio nello stabile presso cui era parcheggiata la sua auto. L'ipotesi più plausibile è quella di un rogo doloso. In particolare gli attentatori avrebbero appiccato il fuoco nella parte posteriore dell'auto da cui sembrano essere partite le fiamme che hanno poi avvolto l'intero veicolo.

Auto in fiamme al rione Libertà, torna l'incubo roghi a Benevento

LE INDAGINI
Il giovane subito dopo che le fiamme sono state domate ha raggiunto la caserma dei carabinieri in via Meomartini dove è stato ascoltato a lungo per verificare se avesse dei sospetti sui possibili attentatori. Il giovane avrebbe sostenuto di non aver ricevuto minacce e che al momento non è in grado di fornire elementi utili per cercare di identificare gli autori del rogo. I carabinieri in via Paga hanno poi acquisito i filmati ripresi dalle numerose telecamere presenti in via Paga. Telecamere che sono al servizio sia delle tante attività commerciali presenti ma anche di importanti strutture come l'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale «Fatebenefratelli» e dell'edificio che ospita la sede dei carabinieri forestali.

IL PRECEDENTE
Al proprietario dell'auto a ottobre furono sequestrati 156mila euro, per l'accusa a lui riconducibili, rinvenuti in un'abitazione di via Paga durante un blitz antidroga che aveva portato al suo arresto. Pizzone era stato fermato dai carabinieri per un'ipotesi di detenzione ai fini di spaccio, ma il Gip Loredana Camerlengo lo aveva rimesso in libertà revocando il sequestro dei 156mila euro di cui Pizzone aveva escluso la proprietà, al pari di 25 grammi di cocaina. Ma qualche giorno dopo è scattato un provvedimento di natura preventiva di sequestro del denaro da parte della Procura, che ritiene che le banconote siano invece riconducibili a Pizzone, perché ritenuto compagno della donna proprietaria della casa. Pizzone è destinatario solo della misura dell'obbligo di dimora ma il legale Gerardo Giorgione ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo il dissequestro del denaro esibendo documenti che dovrebbero attestare la provenienza lecita. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA