Benevento a secco, orari ridotti per scuole e uffici

Benevento a secco, orari ridotti per scuole e uffici
Giovedì 19 Ottobre 2017, 06:47
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BENEVENTO - L’allarme emergenza idrica tiene stretta nella sua morsa mezza Benevento. Città «assetata» e per metà in ginocchio, con circa 30mila persone senz’acqua in casa, rubinetti a secco ovunque, disagi per tutti comprese scuole, università e uffici pubblici della zona alta della città (per i quali oggi è stata disposta la chiusura entro le 14), e cittadini arrabbiati costretti a fronteggiare un’altra giornata drammatica anche ieri, con il secondo stop inevitabile e ravvicinato dell’erogazione idrica che si è protratto fino alle prime ore di questa mattina. All’origine del problema la persistente riduzione della portata d’acqua sulla condotta Torano-Biferno, gestita dalla Regione Campania, che ha costretto la Gesesa a ufficializzare un’altra interruzione del servizio idrico e a prendere una serie di misure d’emergenza, tra cui l’installazione di tre autobotti nei punti più delicati della città, in via Moscati al quartiere Capodimonte, in via Pacevecchia al rione Iacp e in via dei Bersaglieri tra viale Atlantici e viale Mellusi. In pieno clima emergenziale si cerca di far fronte al problema sulla condotta adduttrice proveniente dal Molise e alle necessità dei tantissimi utenti rimasti a secco, in particolare quelli della zona alta della città fino all’area industriale Asi. Sempre ieri a Palazzo Mosti si è tenuto un importante briefing durato oltre 40 minuti per fare il punto sullo stato dell’emergenza alla presenza degli stati generali della Gesesa e del Comune della città. Per la società del gruppo Acea che gestisce il servizio idrico integrato a Benevento e in altri 20 comuni della provincia c’era anche l’amministratore delegato Piero Ferrari, che ha parlato della necessità di «riscrivere le regole del gioco» e di una «totale mancanza d’informazione da parte degli enti che gestiscono la risorse idrica interregionale». Lo definisce uno dei dati drammatici di questa crisi, nella quale «i nodi sono arrivati al pettine, e ritengo che tutti gli attori che governano una risorsa importante come l’acqua in questa regione e in particolare nel capoluogo di Benevento debbano indire una conferenza dei servizi che possa mettere il punto su un quadro che è ormai fuori controllo. Siamo spettatori inermi rispetto a problemi che Gesesa non gestisce». 
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