Il Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello interviene su quanto accaduto al carcere minorile di Airola lo scorso 28 agosto, dove un giovane recluso ha dato fuoco ad un materasso. «L'episodio è sì grave - riflette Ciambriello - ma ci impone un'attenta riflessione sull'accaduto, che non può prescindere dalla considerazione di un dato, ovvero che gli agenti della polizia penitenziaria in servizio nell'Istituto minorile di Airola sono in numero superiore alle presenze dei detenuti: 40 poliziotti per 33 detenuti. Ciononostante, per tutto il periodo estivo, si è avuta molta difficoltà a far funzionare le attività giornaliere rivolte ai ragazzi, e ciò perché tante sono le assenze degli agenti, dovute a ferie, malattie e distaccamenti sindacali. Questo non ha consentito di garantire una sorveglianza adeguata».
«Probabilmente, in un Istituto per minorenni dove è necessaria maggiore attenzione ai bisogni dei ristretti, che si trovano in una fase delicata della propria vita, quale appunto l'adolescenza - aggiunge Ciambriello - la presenza intermittente del Comandante non garantisce la giusta attenzione a criticità a cui continuamente l'utenza è esposta, e non consente una proficua collaborazione con il personale educativo.