Allarme Covid nella scuola media,
Mastella: «Importante la terza dose»

Allarme Covid nella scuola media, Mastella: «Importante la terza dose»
di Luella De Ciampis
Lunedì 8 Novembre 2021, 08:15
4 Minuti di Lettura

Ancora una classe coinvolta nell'emergenza Covid a causa di un alunno positivo. A essere interessata dalla vicenda, che ha seminato il panico tra i genitori degli alunni che si sono riversati nelle farmacie della città per fare i tamponi, una terza media di un istituto di Benevento. Nella giornata di ieri, l'attività di controllo, iniziata sabato, è proseguita nella farmacia di turno in cui si sono riversati oltre 60 adulti e una decina di ragazzini. Trattandosi di una terza media, va specificato che molti alunni, che hanno più di 12 anni, sono già stati vaccinati. Tuttavia, la paura di un eventuale contagio ha spinto i familiari dei contatti dell'alunno positivo a prendere le necessarie precauzioni ancor prima delle decisioni del dirigente scolastico e dell'intervento dell'Asl.

Continuano ad aumentare i contagi nelle scuole che, allo stato attuale, rappresentano il luogo di maggiore trasmissione del virus. Diventa poi un'evoluzione naturale il transito del virus dall'ambiente scolastico a quello familiare. E, infatti, nel comune di Montefalcone di Val Fortore, in cui sono emersi 39 casi di Covid nell'arco di due settimane, la metà riguardano i bambini della scuola elementare e l'altra metà i loro parenti più stretti. È un copione che si sta ripetendo con puntualità in diversi istituti scolastici della provincia. Solo la costante attività di controllo messa in atto soprattutto nelle scuole primarie in cui i bambini sono tutti senza vaccino, oltre al fatto che la maggior parte degli adulti sono vaccinati, sta evitando un aumento esponenziale dei contagi e sta limitando i danni che il virus potrebbe causare. Infatti, quasi per tutti la malattia sta evolvendo senza gravi conseguenze, con un decorso paucisintomatico o addirittura asintomatico. «Purtroppo - dice il sindaco Clemente Mastella - il Covid sta tornando tra noi con una variante più contagiosa.

Ci sono comuni a noi vicini, che appartengono ad altra provincia, che rischiano la zona rossa. Noi, almeno per ora, ci siamo salvati grazie al senso di responsabilità dimostrato dalla popolazione e alla sinergia tra le istituzioni. Con l'approssimarsi della stagione invernale, sicuramente, i contagi aumenteranno e, quindi, dobbiamo prepararci a fronteggiare un'altra ondata della pandemia. È necessario che, chi non ha fatto il vaccino, si appresti a farlo, mentre, per gli altri è importante sottoporsi alla terza dose».

Video

In pratica, si tratta della variante Delta plus, mutazione della variante Delta che, nel Regno Unito, è causa di circa il 10% dei contagi di Covid. Al momento, è difficile capire quale sarà la sua evoluzione, né se sia da considerare più pericolosa e contagiosa della Delta. È certo che, l'insorgere dell'ennesima variante dimostra che il coronavirus ha ancora molte sorprese in serbo e che non sarà facilissimo eradicarlo completamente. «Inoltre, conclude il sindaco - quest'anno, bisogna fare il vaccino antinfluenzale, sia perché gli esperti dicono che l'influenza stagionale potrebbe essere abbastanza complessa, sia per evitare che i suoi sintomi si sovrappongano a quelli del Covid e che si crei il caos negli ospedali. Ma non dobbiamo dimenticare di continuare a usare sempre la mascherina e di rispettare le norme di distanziamento interpersonale e l'igienizzazione delle mani. Alcuni paesi d'Europa ci restituiscono un quadro drammatico. Evitiamo che accada anche qui. Intanto, speriamo che arrivi presto il farmaco anticovid da somministrare per via orale».
Che l'incubo di una recrudescenza della pandemia incomba ancora su di noi, insieme al timore di trovarsi di fronte a una forma più aggressiva della malattia, è un dato di fatto che continua a tenere tutti sotto scacco, condizionando le scelte e le normali azioni quotidiane.

È in crescente aumento anche il numero dei pazienti in degenza nei reparti Covid del Rummo. I ricoverati sono passati dai 14 di sabato ai 16 di ieri, mentre, non si registrano decessi e guarigioni nelle ultime 72 ore. Ovviamente, con queste cifre la situazione in ospedale è totalmente sotto controllo perché, ci sono ancora 90 posti a disposizione nell'area Covid, suddivisi tra i reparti ancora chiusi per assenza di pazienti e la terapia intensiva Covid mai più usata da circa sei mesi. Sono, invece, 13 i positivi emersi sul territorio, in base al bollettino quotidiano della protezione civile.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA