Proseguono gli appelli dei genitori beneventani che continuano a invocare la didattica digitale integrata. Ieri, oltre 400 padri e madri di alunni sanniti hanno firmato una lettera indirizzata al governatore De Luca, chiedendone l'intervento in favore dell'insegnamento misto. «La Ddi - scrivono - garantisce la tutela del fondamentale diritto alla salute, assolverebbe alla finalità di assicurare la continuità didattica e formativa a tutti, assicurando la tutela del diritto di eguaglianza. Non comprendiamo i motivi per cui il riconoscimento del diritto di scelta debba essere così faticosamente riconosciutoci. Le chiediamo quindi di autorizzare i dirigenti a concedere la fruizione della didattica integrata».
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La questione ha destato anche l'interesse di Giovanni Carpinone e Pasquale Calabrese, responsabili dei dipartimenti «Industria e Artigianato» e «Agricoltura» del coordinamento provinciale di Fi. «Le politiche illogiche in tema di scuola stanno creando un inutile conflitto tra genitori pro scuola e pro dad - scrivono in una nota - Le istituzioni dovrebbero intervenire per poter accontentare le due anime. Chiediamo ai sindaci e alle dirigenze scolastiche di esaminare le esigenze di tutti e di cercare soluzioni che non mettano nessuno spalle al muro». Sull'argomento si esprime Antonio Furno del coordinamento del circolo Pd Benevento. «La scuola - accusa - non è mai stata una priorità dell'amministrazione Mastella e la seconda ondata pandemica ne ha dimostrato l'impreparazione. Mi unisco all'appello di Civico 22: pretendiamo serietà, trasparenza e partecipazione a scelte che toccano la nostra vita quotidiana. Opportuni un intervento del prefetto e un chiarimento dell'Asl sui dati relativi all'andamento dei contagi».