Benevento apre il Ponte Tibaldi:
avvicina i quartieri e libera il duomo

Benevento apre il Ponte Tibaldi: avvicina i quartieri e libera il duomo
di Antonio N. Colangelo
Martedì 21 Maggio 2019, 12:00
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«Un'opera che esalta la nostra città, conferendole rilievo dal punto di vista estetico e rendendola ancor più intrigante per i futuri visitatori». Così il sindaco Clemente Mastella ieri sera in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo ponte di Via Torre della Catena, tenutasi in presenza delle istituzioni e di centinaia di cittadini nonostante la pioggia battente. Presenti, tra gli altri, il vice sindaco e assessore all'ambiente Luigi De Nigris, l'assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello, quello ai servizi sociali Luigi Ambrosone, la senatrice Sandro Lonardo, i consiglieri comunali Giovanni Zanone e Angelo Feleppa, il presidente della Provincia Antonio Di Maria e il direttore dell'area archeologica del Teatro Romano Ferdinando Creta.
 
La nuova infrastruttura, intitolata alla memoria dell'avvocato ed ex primo cittadino Antonio Tibaldi, è un'opera di indubbia rilevanza strategica per quel che concerne la viabilità automobilistica, finora particolarmente congestionata nel tratto di strada compreso tra il centro storico e il Rione Libertà. Diversi, infatti, i benefici che in tempi brevi la struttura apporterà alla circolazione veicolare, e che hanno indotto Mastella a presenziare più che soddisfatto al taglio del nastro. In primis, si tratta di uno snodo cruciale per snellire il traffico nelle ore di punta e nei fine settimana, momenti in cui il percorso dal centro città alla zona bassa, e poi verso l'Appia in direzione Valle Caudina, è sempre caratterizzato da ingorghi e file di autovetture strombazzanti, con conseguente riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico, tematica sempre più attuale. Inoltre, da non sottovalutare il colpo d'occhio derivante dalla suggestiva cornice delle mure longobarde, uno dei simboli della storia sannita. D'altronde la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e architettonico-culturale dell'area, tramite l'installazione di uno specifico sistema di illuminazione e di uno spazio verde con sottopassaggio pedonale, panchine, viale alberato e parco fitness, è stata sin dal principio tra i punti cardine di un progetto che ha richiesto due anni per la completa realizzazione. «Il risultato finale di questa riqualificazione in cui abbiamo creduto fortemente, come testimoniato dal pieno rispetto della tempistica annunciata, non può che essere di nostro gradimento - dichiara il sindaco - e sono certo che la nuova infrastruttura sia destinata a creare entusiasmo, apprezzamenti e soddisfazione tra la cittadinanza. Personalmente ci tengo a rimarcare come l'opera suggerisca l'idea di una forma di convergenza tra due quartieri, eliminando alla radice quella sorta di rapporto antitetico tra centro città e periferia. Un lavoro che non esiterei a definire di decoro e dignità stradale, che aprirà nuovi scenari in futuro, come una possibile chiusura al traffico di piazza Duomo che valuteremo nei prossimi mesi. E non finisce qui perché contiamo di illuminare le mure longobarde entro la fine dell'anno e rendere ancora più suggestiva quest'area. Ne approfitto per esprimere un ultimo concetto a me particolarmente caro: mentre qualcuno invoca la costruzione di muri, noi a Benevento inauguriamo i ponti. Da noi c'è appena il 3% di migranti ma il 15% di ragazzi costretti ad andare via alla ricerca di speranze e prospettive, ed io mi batterò per loro finché mi sarà possibile».

Prima del consueto taglio del nastro, c'è stato spazio per la benedizione del nuovo ponte, affidata a don Marco Capaldo e don Nicola De Blasio, rispettivamente parroci delle chiese di S. Maria della Verità e San Modesto, e per il toccante ricordo dell'ex sindaco Antonio Tibaldi, affidato alla figlia Laura. «Mio padre ha consacrato vita professionale e carriera politica per i suoi concittadini e la sua città, e questa intitolazione è motivo di onore e orgoglio per la nostra famiglia».
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