Auditorium devastato a Benevento,
Mastella: «La mala vuole cacciarci»

Auditorium devastato a Benevento, Mastella: «La mala vuole cacciarci»
di Stefania Repola
Venerdì 18 Gennaio 2019, 12:00
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«Sono stato avvisato dalla polizia locale. Inizio a pensare che forse ci troviamo in presenza di qualche camorristello locale che non vuole che ci sia, attraverso l'esercizio di finalità educative, una presenza maggiore delle forse di polizia e della società civile in quell'area, che magari creerebbe intralcio allo spaccio e ad altre attività illegali di alcuni». Così il sindaco Clemente Mastella ha informato la città, attraverso i social, del nuovo atto vandalico ai danni dell'auditorium della «Spina verde» al Rione Libertà. «Un atto vile - ha commentato il sindaco - inspiegabile contro un bene della comunità. Anche la mediateca di via Napoli è ridotta in condizioni drammatiche, abbiamo una convenzione con l'Arpac che dovrebbe insediarvisi con i suoi 50 dipendenti ma in questo stato è inutilizzabile».
 
Sul futuro di queste strutture è intervenuto anche Pasquale Basile di Lap Asilo 31: «Qualche anno fa presentammo un progetto con le associazioni del quartiere e le parrocchie per dare una prospettiva a questi spazi. Quest'auditorium potrebbe diventare punto di riferimento per i giovani del quartiere. Si tratta di strutture che da tempo con gli operatori culturali chiediamo di riaprire e restituire alla città». Qualche anno fa fu anche indetto un concorso rivolto a tutti gli artisti della città per pensare insieme ad un futuro degno per questo spazio. «Riteniamo ha spiegato Basile - che questi spazi che oggi vengono vandalizzati debbano essere riaperti, non è possibile che beni costruiti con finanziamenti pubblici siano chiusi. È chiaro che così facendo marciscono nell'abbandono e sono oggetto di vandalismo. E non serve mettere i lucchetti perché dalla settimana prossima ci ritroveremo con lo stesso problema». Spazi che per questo, a dire di Basile, «vanno riempiti d'idee, avevamo in cantiere un progetto per una mediateca popolare accessibile a tutti, dove consultare materiale musicale e libri e dedicarsi al cinema. Mentre per l'auditorium avevamo pensato ad un teatro per i ragazzi del quartiere, con laboratori musicali e una sala prova per gruppi emergenti». Idee col tempo sfumate: «È necessario interrogarsi sul futuro, lanceremo una riflessione pubblica su come si può instaurare un rapporto tra istituzioni, attivismo e mondo del volontariato. Insieme possiamo rendere vivi questi spazi».

L'intenzione è di convocare a breve un nuovo dibattito pubblico: «Nei prossimi giorni, cercheremo un confronto con l'amministrazione comunale e con il mondo dell'attivismo civico. L'obiettivo sarà trovare una strada comune che possa restituire finalmente alla città questi luoghi gravemente danneggiati dai vandali. Tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione. L'unico strumento per combattere l'assenza di futuro è il sapere, non serve la repressione, blindando queste strutture - conclude Basile, non si risolve il problema dobbiamo pensare a come renderle vive sole così sarà possibile combattere l'emarginazione sociale nella città».
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