Benevento, cadavere abbandonato:
Pierina torna in carcere, ora altre perizie

Benevento, cadavere abbandonato: Pierina torna in carcere, ora altre perizie
di Enrico Marra
Sabato 29 Febbraio 2020, 09:23
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Un duplice accertamento medico per Pierina Gogliucci, la donna di 64 anni residente a Grottaminarda, alla quale vengono contestati due reati: quelli di aver tenuto Mario Rocco Castellano, 85 anni, in condizioni igieniche precarie omettendo di nutrirlo e curarlo adeguatamente e di aver tentato di occultarne il cadavere abbandonandolo in una piazzola di sosta nei pressi del pronto soccorso del «Rummo». La decisione è scaturita nel corso dell'udienza di ieri davanti al Gip Gelsomina Palmieri. Udienza a cui ha preso parte anche la donna, giunta al Palazzo di Giustizia scortata dalla polizia penitenziaria essendo tornata nel carcere di contrada Capodimonte dopo il periodo di trattamento sanitario obbligatorio a cui è stata sottoposta presso la divisione di psichiatria dell'Asl, che ha sede nel complesso ospedaliero del «San Pio». È apparsa molto distaccata soffermandosi a parlare con il suo legale Gerardo Giorgione dei suoi familiari e in particolare della figlia. Il Gip nel suo provvedimento ha «demandato alle autorità carcerarie di verificare se la donna può rimanere in carcere o essere trasferita di nuovo al reparto di psichiatria». La decisione spetterà chiaramente alla struttura sanitaria presente presso l'istituto di pena. Ma oltre a questo accertamento il gip ha poi conferito l'incarico di una perizia psichiatrica complessiva affidata allo specialista Teofilo Golia. Il legale della donna ha designato come proprio consulente Pierluigi Vergineo. I familiari dell'uomo deceduto, un fratello e due nipoti che risiedono a Milano, sono assistiti dall'avvocato Roberto Pulcino, hanno nominato come consulente Fernando Melchiorre.
GLI ACCERTAMENTI
Il Gip ha posto al perito quattro quesiti: accertare la presenza di eventuali deficit psichici, sia all'epoca dei fatti che attualmente, con l'indicazione in caso di accertamento positivo della percentuale di incapacità riconoscibile; se l'indagata ha sufficiente capacità di partecipare al processo e se in caso di incapacità se tale stato sia irreversibile; se allo stato sia socialmente pericolosa; se la presenza di eventuali deficit mentali siano compatibili con il regime carcerario. La relazione conclusiva dovrà essere redatta entro trenta giorni. Il perito Golia inizierà i sui accertamenti sulle condizioni della donna a partire dal 7 marzo e li proseguirà il 12 e il 14 sempre nell'istituto di pena di contrada Capodimonte.
IL RINVENIMENTO
Pierina Gogliucci aveva lasciato lo scorso 15 febbraio il corpo senza vita di Mario Rocco Castellano, con cui aveva convissuto per dodici anni in un'abitazione di Grottaminarda, nei pressi del pronto soccorso dell'ospedale «San Pio» avvolgendolo in una coperta. Poco dopo il ritrovamento da parte di due giovani che transitavano in zona. I poliziotti della Squadra Mobile e della Scientifica poi attraverso l'immagine di una telecamera installata presso un edificio privato erano riusciti il giorno seguente a risalire all'auto utilizzata dalla donna e dalla intestazione della vettura giungere alla sua identificazione raggiungendola appunto nella sua abitazione di Grottaminarda, dove viveva con la figlia, studentessa universitaria. Per chiarire tutte le modalità del decesso, tra cui cause e orario, e soprattutto se la morte dell'uomo è sopraggiunta nella sua abitazione, come sostiene la donna, oppure nel corso del tragitto tra Grottaminarda e Benevento, si attendono le conclusioni dell'autopsia effettuata dal medico legale Lamberto Pianese, che aveva escluso comunque esservi sul corpo tracce di violenza, riservandosi di far pervenire le conclusioni alla Procura entro sessanta giorni.
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