Movida nel centro storico, i gestori: «Bene i controlli ​ma c'è degrado nei vicoli»

L'impegno del Comune: per pattuglie per presidiare le stradine in area Unesco

Corso Garibaldi, nel cuore del centro storico di Benevento
Corso Garibaldi, nel cuore del centro storico di Benevento
di Giuseppe Di Martino
Lunedì 7 Novembre 2022, 10:18
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Programmare un'attività di monitoraggio capace di segnalare tutte le situazioni più a rischio per il decoro urbano e avviare una nuova serie di controlli per il centro storico di Benevento. La richiesta di sostegno arriva direttamente dai residenti e dagli esercenti commerciali con l'obiettivo di tutelare e migliorare l'immagine di una città particolarmente apprezzata dai turisti, ma resa meno attraente dai comportamenti poco civici di molti avventori che affollano le stradine del centro storico nel fine settimana.

«La pulizia delle strade e delle piazze spiega Antonio Caruso, del bar Caruso lungo corso Garibaldi deve essere effettuata sempre al fine di creare meno disagi possibili ai residenti e ai turisti che vengono nella nostra città. Non è possibile vedere nei vicoli topi e altri generi di immondizia». Bilancio positivo dei controlli nel rione, il pensiero di Simona del Cafè Le Trou, ma bisogna guardare in avanti con un'altra prospettiva. «Ovviamente siamo contenti dei controlli che sono stati effettuati in questi giorni perché tutelano residenti e commercianti ma non bisogna dare addosso ai gestori dei locali per episodi isolati come quello del tavolino sotto il campanile di Santa Sofia ma c'è ancora bisogno di un importante lavoro per dissuadere la comunità da comportamenti indecorosi che sono la causa dello scadimento della qualità urbana e della fruibilità di aree e spazi pubblici».
Intanto, dopo il caso del tavolino posizionato sotto il campanile di Santa Sofia, nello scorso weekend sono state portate avanti le attività di controllo da parte della polizia municipale per la tutela del decoro urbano.

I caschi bianchi hanno controllato minuziosamente il rispetto degli spazi adiacenti a bar e ristoranti.

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Da oggi, poi, proseguirà il servizio anti degrado. Per far fronte alle criticità denunciate due pattuglie della municipale andranno nei vicoli e in tutte le stradine del centro, in un vero e proprio viaggio che dovrà necessariamente riguardare anche altre zone della città. Oltre ai controlli in zona Unesco, infine, non sono mancati gli accertamenti sulla mala movida, dove non si registrano episodi allarmanti come quelli di due settimane fa, anche a causa di condizioni avverse del meteo che hanno impedito a tanti giovani di scendere per le strade del centro.
Resta, comunque, alta l'attenzione delle forze dell'ordine, in attesa del tavolo di confronto che verrà convocato la prossima settimana dall'assessore alle Attività Produttive, Luigi Ambrosone, per trovare un punto di incontro tra residenti, gestori dei locali e istituzioni.
Un momento di confronto tra amministrazione e residenti ritenuto di straordinaria importanza dal presidente del comitato Centro storico, Luigi Marino. «Il nostro quartiere, meraviglioso e affascinante, purtroppo, non viene trattato con il dovuto rispetto da chi ci amministra spiega - Più volte, infatti, abbiamo richiesto interventi concreti per migliorare la vivibilità, ma in luogo di ottenere risposte, siamo stati ignorati. La partecipazione della collettività alla gestione della res pubblica dovrebbe rappresentare un modello virtuoso e giammai essere osteggiata. È necessario rendere operativi i varchi di accesso, controllare i permessi di sosta, mantenere sempre e comunque transitabili i vicoli. L'esaudire queste richieste avrebbe ottime ricadute sulla vita dei residenti. Il Comune dovrebbe garantire il rispetto delle ordinanze che emana e mantenere una linea amministrativa sempre coerente e chiara. Riteniamo, infine, che una movida incontrollata e monotematica non giova a nessuno, né alla città, né gli esercenti che lavorano nel rispetto delle regole. Vogliamo augurarci che questo nuovo piano di azione possa essere quello giusto per garantire una maggiore serenità a tutti».
 

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