Benevento Città Spettacolo:
eventi in centro, tutti contro tutti

Benevento Città Spettacolo: eventi in centro, tutti contro tutti
di Paolo Bocchino
Venerdì 23 Agosto 2019, 12:00
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Il direttore artistico parla fuori dai denti, i residenti insorgono chiedendone la testa, il sindaco lo difende con fermezza, i commercianti contestano i residenti. Per celebrare l'edizione del quarantennale «Città Spettacolo» si regala un'intensa anteprima fuori programma. A due giorni dal via esplode la polemica sulla vivibilità nel centro storico. Dibattito che si sviluppa da giorni sulle pagine de «Il Mattino» alle quali ieri il direttore artistico Renato Giordano ha affidato parole di grande franchezza: «C'è qualcuno che si lamenta per gli spettacoli? Voglio ricordare a queste persone che lo svolgimento di grandi eventi nel centro storico, a partire da Quattro Notti, ha fruttato una enorme rivalutazione degli immobili. Nessuno è costretto a vivere dove non si trova a proprio agio. Si può sempre cambiare rione».
 
Parole che non potevano passare inosservate tra i vicoli del nucleo urbano: «Stigmatizziamo le parole di Giordano - replica il comitato di quartiere Centro storico - che senza mezzi termini invita i residenti a emigrare in altri rioni per utilizzare l'area come palcoscenico di eventi e serate prive di regole e senso civico. Siamo per la rivitalizzazione dell'area e a sostegno delle attività economiche ma non tolleriamo la completa indifferenza alle esigenze di chi vive nel quartiere. L'assenza di servizi igienici pubblici rende i vicoli latrine. Famiglie, anziani, malati, a volte senza preavviso, vengono reclusi divenendo ostaggi di calca, fioriere, sbarramenti. Giordano sostiene che gli eventi avrebbero aumentato il valore degli immobili? Lo invitiamo a verificare i report di settore. La verità è che da anni si assiste inermi alla continua svalutazione proprio a causa del degrado e della sistemica desertificazione del centro, ritenuto zona franca per avventori, spacciatori e locali. Gli esercizi di vicinato languono, studi professionali e uffici pubblici sono scomparsi a riprova della volontà di rendere il centro terra di scorrerie e illegalità». Toni di fuoco anche verso Palazzo Mosti: «L'amministrazione - aggiunge il sodalizio guidato da Carlo Cennamo - non ha cura dei cittadini, primi fruitori del centro storico: nonostante le continue sollecitazioni non ha incontrato una nostra delegazione. Ha generato ad arte uno scontro tra cittadini ed esercenti per distogliere l'attenzione dai reali problemi. Non desistiamo e ci auguriamo ancora che il centro storico torni a essere salotto della città. Ma questo non può avvenire se i direttori artistici delle manifestazioni più blasonate continuano con bislacche dichiarazioni. Indignati dalle parole del signor Giordano, chiediamo quindi al Sindaco di rimuoverlo dall'incarico».

Invito che Clemente Mastella non raccoglierà facendo di Giordano un Gregoretti 2.0: «Ho la massima comprensione per le esigenze di tutti e ne do prova incontrando sempre chi me lo chiede. La richiesta di confronto cui fa riferimento il comitato non mi è giunta. In ogni caso trovo del tutto fuori luogo chiedere la rimozione del direttore. Le manifestazioni che si svolgono nel centro a partire da Quattro Notti hanno oggettivamente rivalutato l'area, patrimonio immobiliare compreso. Qualche disagio per sei giorni l'anno, quantunque spiaccia, ritengo sia tollerabile Così come è innegabile il ritorno economico che gli eventi generano per gli esercenti». E dal mondo degli operatori giunge la voce di Carmine e Gaia Russo, titolari di un risto-pub in piazza Piano di Corte: «Per l'ennesima volta i locali commerciali del centro storico sono oggetto di attacco gratuito da parte del comitato. Se l'intento di tutti è rendere vivibile e commercialmente valido il centro storico ci chiediamo che senso abbia questo attacco. Comitato in palese contraddizione quando dichiara che sia l'amministrazione a mettere contro residenti e commercianti per poi non esitare a definire i commercianti somministratori di alcol e droghe. Una cosa è stata di certo ottenuta: un notevole calo di affluenza di adulti e famiglie in zona».
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