Riapertura scuole e Benevento:
boom di adesioni ma niente pasti

Riapertura scuole e Benevento: boom di adesioni ma niente pasti
di Antonio N. Colangelo
Venerdì 22 Gennaio 2021, 08:54 - Ultimo agg. 18:19
4 Minuti di Lettura

Adesione pressoché totale, assenza di criticità, eccezion fatta per la questione mensa ancora in sospeso, e soddisfazione da parte di famiglie e alunni. Bilancio positivo per la riapertura di quarte e quinte elementari presso gli istituti comprensivi della città, avvenuta ieri mattina, dopo la sentenza del Tar Campania che mercoledì ha stabilito l'adeguamento alle disposizioni nazionali per quanto riguarda le primarie. Come previsto alla vigilia, e in linea con quanto accaduto in occasione del rientro in aula delle scorse settimane per materne e prime tre classi elementari, anche stavolta il tasso di partecipazione degli alunni si è attestato sul 90%, triplicando di fatto i numeri registrati ai tempi della falsa partenza di novembre.

L'unica nota dolente è rappresentata dall'assenza di ristorazione, ancora in stand by e in attesa di una nuova ordinanza chiarificatrice da parte della Regione. La recente sentenza del Tar, infatti, non menziona la mensa, ragion per cui l'amministrazione comunale, seppur a malincuore, lascerà sospesa la questione anche in giornata, onde evitare di riattivare il servizio per poi essere costretta a fare dietrofront, finendo inevitabilmente per stravolgere l'organizzazione delle famiglie e vanificare l'operato della ditta incaricata di provvedere ai pasti. «La sentenza del Tar non fa alcun riferimento al servizio mensa e quindi, dopo un'attenta valutazione, di concerto con i dirigenti, abbiamo deciso di restare in attesa di ulteriori disposizioni regionali - spiega l'assessora all'istruzione Rossella Del Prete -. Ancora una volta ribadisco di essere dispiaciuta dalla situazione, e rimarco che saremmo pronti a ricominciare con la ristorazione in qualsiasi istante ma l'argomento è delicato e non sono concesse mosse avventate. Attendiamo un'ordinanza nelle prossime ore, sperando che stavolta sia più trasparente, e auspichiamo di scrivere quanto prima la parola fine sulla vicenda».

Ripristino delle lezioni in presenza avvenuto regolarmente anche in provincia, dove la partecipazione generale è stata elevata e in qualche caso, come in quel di Vitulano, preceduta da una campagna di screening.

Stop all'attività per via di una positività riscontrata tra gli alunni, invece, a Sant'Agata de' Goti: si tornerà tra i banchi domani, una volta provveduto alla sanificazione di tutti gli ambienti scolastici.

Rientro in aula rimandato, come noto, ad Airola, dove le scuole resteranno chiuse per l'intero mese di gennaio, riaprendo il primo febbraio per le materne, l'8 per le prime tre classi elementari, e il 15 per quarte e quinte elementari, e in quel di Apice, in cui le ultime due classi della primaria torneranno in presenza il 25 gennaio, dopo aver completato un ciclo di tamponi riservato all'intera popolazione scolastica e in calendario domenica dalle 8.30 alle 12.30 presso il centro operativo di Protezione civile in via dell'Equità.

Giorni cruciali, infine, per la riapertura di medie e superiori. Nel fine settimana l'Unità di Crisi regionale, sulla base dell'andamento epidemiologico, deciderà se dare il via libera al rientro in aula, momentaneamente previsto per lunedì 25 gennaio con il 50% degli studenti in presenza nei licei, e conseguentemente approvare il piano per la mobilità extraurbana presentato dal prefetto, insieme all'Unisannio, già da qualche settimana. Restando in tema di istituti superiori, ieri il presidente della Provincia Antonio Di Maria ha approvato due progetti di fattibilità tecnico-economica elaborati dal settore tecnico dell'ente e relativi all'adeguamento sismico dell'istituto professionale «Palmieri» in via Traiano Boccalino di Benevento, che mobilita risorse per circa 5.5 milioni, e dell'istituto di istruzione superiore «Carafa-Giustiniani» di Cerreto Sannita, per cui sono stati stanziati oltre 9 milioni. Per entrambe le strutture, il settore tecnico della Provincia di recente aveva provveduto a verifica di vulnerabilità sismica, analisi strutturale e definizione degli indici di rischio sismico.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA