Nella zona di piazza Cardinal Pacca, meglio conosciuta dai beneventani come piazza Santa Maria, ci sono delle colonne appartenenti all'epoca romana in stato di completo abbandono, ricoperte da erbacce di ogni specie e terriccio. Una situazione che persiste da oltre venti anni e rispetto alla quale sia la Soprintendenza, sia il Comune non hanno previsto in passato alcun tipo di intervento, né esistono allo studio progetti volti alla valorizzazione o gestione. Insomma le colonne sono state completamente «dimenticate», sistemate in un recinto chiuso con un esile lucchetto che però inibisce la vista a turisti, visitatori e appassionati. Una situazione paradossale, considerato che, tra l'altro, a fianco all'ingresso da tempo sono stati installati dei bagni pubblici e nell'area delimitata dal recinto ci sarebbero altri reperti.
L'associazione «Benevento Città Nascosta», «Verehia» e «Sannio Report» hanno preso posizione e chiedono con urgenza il recupero di quello che è un patrimonio storico e culturale di rilevante importanza, vecchio di oltre duemila anni, una ulteriore testimonianza delle origine remotissime del capoluogo sannita.
A supportare la tesi dell'importanza archeologica della zona il fondatore e responsabile dell'associazione «Benevento Città Nascosta» Maurizio Bianchi. «In quella zona - dice - scavando potrebbe esserci di tutto, anzi è probabile che ci siano tante ricchezze storiche. Lo so che rischio di diventare impopolare dicendo questo, soprattutto verso coloro che utilizzano la piazza per motivi di lavoro per lasciare le rispettive auto, ma si potrebbe chiedere di togliere il parcheggio, creando un vincolo e pensare di valorizzarla adeguatamente perché anche facendo pochissimi centimetri di scavi si potrebbe trovare di tutto e potrebbe essere attuato un piano di valorizzazione che porterebbe non pochi benefici a livello turistico».