Benevento, controlli sui pass auto:
scattano le prime revoche

Benevento, controlli sui pass auto: scattano le prime revoche
Sabato 20 Febbraio 2021, 09:14 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 11:48
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«Subito una verifica interna dei permessi rilasciati. E poi il nuovo Regolamento per l'accesso alla Ztl». È la road map dell'assessore alla Mobilità Luigi Ambrosone per disciplinare la selva di auto circondate da case che caratterizza il centro storico. Vetture parcheggiate fin sotto i piedi dell'Arco di Traiano, tavoli e sedie di attività commerciali che si pestano i piedi con i veicoli dei residenti, automobilisti che si ritrovano la macchina coperta di escrementi perché lasciata indebitamente in sosta, cittadini che ricorrono al fai da te per ottenere il rispetto delle regole. C'è questo e molto altro nella giungla parcheggi della Ztl. Frutti logici di un regolamento che avverte il peso degli anni e di controlli fattisi improbi per la superfetazione di permessi rilasciati generosamente negli anni fino a toccare numeri record. «Ho dato mandato agli uffici di eseguire una verifica sulla sussistenza dei requisiti delle autorizzazioni in vigore - dice Ambrosone - Tutti i permessi scaduti o irregolari per qualsiasi ragione verranno annullati. Dubito però che gli uffici abbiano rilasciato pass ove non ne ricorressero i presupposti».

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Situazione che però è stata testimoniata da «Il Mattino» anche con un reportage fotografico che ha fatto emergere una condizione di palese e diffusa deregulation. Lo stesso numero uno della polizia municipale Fioravante Bosco ha ammesso l'esistenza di permessi a migliaia che consentono l'ingresso tra i vicoli. «A mio avviso ci possono essere situazioni da correggere, ma non credo siamo davanti a una condizione generalizzata di illegittimità - replica Ambrosone - Ma del resto, se la polizia municipale rileva situazioni irregolari, ha tutto il diritto e il dovere di procedere nell'unico modo possibile nei confronti delle illegittimità: sanzionarle. Un'azione che auspico io per primo. Senza inutili esibizioni muscolari occasionali ma con un programma di controlli assiduo che determini nel tempo il rispetto delle regole. Laddove necessario, chiaramente, non si esiti a elevare le multe». Regole che richiederebbero un rapido aggiornamento. Si è fermi al 2008 con il Regolamento della sosta e del transito in centro storico ma l'upgrade è ormai all'orizzonte: «Il settore sta perfezionando la proposta da portare in commissione prima e quindi in Consiglio comunale per l'approvazione - annuncia l'assessore - I tempi si sono allungati anche a causa della nota querelle che ha coinvolto la commissione Mobilità.

Contiamo di poter varare il nuovo Regolamento entro la fine della consiliatura».

E nel testo saranno finalmente presenti anche le agognate telecamere della Ztl: «Senza la esplicita previsione nel Regolamento non possiamo attivare la rilevazione automatizzata delle targhe ai quattro varchi - rileva Ambrosone - Ma è in errore chi afferma che non siano in funzione: sono attive da tempo per ragioni di sicurezza e possono anche fungere da strumento di verifica degli accessi con incrocio dei dati tra polizia municipale e settore Mobilità».

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Centro storico che continua a essere senza pace. Il comitato di quartiere lancia oggi un pressante allarme legato alla convivenza tra attività commerciali e residenziali: «Il Comune deve chiarire come sono disciplinati gli spazi concessi ai locali sul suolo pubblico - afferma il presidente Luigi Marino - Non è ammissibile che siano i privati a dover dirimere i continui contrasti. Chiarisca il Comune se gli arredi esterni possano o meno intralciare il traffico e i mezzi di soccorso. Chiarisca se ritiene normale che alcuni vicoli di sera si trasformino in strade senza uscita. Chiarisca quanti metri sono stati concessi a ogni esercizio commerciale e renda evidente il perimetro occupabile. Faccia comprendere, il Comune, che se su una piazza è stato interdetto il parcheggio poiché non vi sarebbe spazio per il transito, non la si può occupare con tavolini e sedie. Espliciti se l'occupazione del suolo pubblico può avvenire mediante il posizionamento di fioriere e arredi di non facile rimozione in caso di emergenza. Siamo seduti su di una polveriera la cui detonazione potrebbe essere evitata da scelte immediate e fattive del Comune. Se ne assuma la responsabilità».
 

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