Benevento, il primo «Covid residence»
inaugurato in ritardo ad Arpaise

Benevento, il primo «Covid residence» inaugurato in ritardo ad Arpaise
di Luella De Ciampis
Martedì 1 Dicembre 2020, 08:37 - Ultimo agg. 15:22
4 Minuti di Lettura

Stamattina apre i battenti il primo «Covid residence» del Sannio, nel comune di Arpaise. La struttura di proprietà dell'Asl, è destinata ad accogliere residenti nella provincia di Benevento positivi al Covid, totalmente asintomatici che devono rimanere in isolamento domiciliare ma non possono farlo presso la loro abitazione, per assenza di condizioni che consentano di garantire le misure precauzionali da adottare anche con i conviventi. «Nel nostro Covid residence dice il direttore generale Gennaro Volpe ci saranno infermieri e operatori socio sanitari assunti proprio a questo scopo. Inoltre, la struttura sarà dotata di tutti gli strumenti necessari a garantire un'adeguata assistenza sanitaria e il monitoraggio costante delle condizioni di salute dei cittadini. Questa iniziativa, in linea con le disposizioni regionali e fortemente voluta da questa direzione strategica, è stata realizzata con il sindaco di Arpaise». 

Nei giorni scorsi, erano stati definiti i termini di trasformazione della sede Asl di Arpaise in Covid hotel.

A chiarirlo in un post sulla sua pagina facebook, il sindaco Vincenzo Forni Rossi. «Abbiamo provveduto scrive all'adeguamento della struttura per accogliere un massimo di quindici persone con sintomi tali da non consentire trattamenti e cure presso le abitazioni ma non così gravi da richiedere l'ospedalizzazione. Dagli accordi presi con i dirigenti dell'Asl, posso rassicurare tutti che la struttura sarà presidiata 24 ore su 24 da personale sanitario specializzato. Tutti i servizi di gestione (vitto-alloggio, gestione e smaltimento rifiuti) necessari saranno assicurati dall'azienda sanitaria che garantirà l'assoluta sicurezza per i malati e per tutti noi. Dai dirigenti dell'Asl, con cui da tempo era stato avviato un dialogo finalizzato alla riattivazione della struttura si è avuta la massima rassicurazione che, a emergenza epidemiologica finita, l'edificio sarà, senza interruzione, utilizzata come Dsm, vale a dire a centro per la cura di pazienti affetti da disturbo mentale».

Quello di Arpaise è il primo «Covid residence» del Sannio ma non è dato sapere se si riuscirà a trasformare altre strutture della provincia in luoghi in cui ospitare un numero di positivi per isolarli dal resto del nucleo familiare perché, almeno allo stato attuale, c'è diffidenza da parte delle comunità e degli esercenti. Qualche settimana fa il sindaco Clemente Mastella aveva avviato un sondaggio tra i gestori degli alberghi della città per capire se fossero disponibili a trasformare le proprie strutture in «Covid hotel». Nessuno aveva aderito all'iniziativa e neppure gli altri comuni del territorio si erano mostrati favorevoli. Al momento sembra essere naufragato anche il progetto dell'Asl di aprire un Covid hotel a Ceppaloni da destinare ai parenti dei pazienti dimessi dalle strutture ospedaliere.

Video

È in ascesa la curva dei contagi con 74 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, per un totale di 2349, contro 36 guariti che fanno arrivare a 1090 il numero complessivo delle guarigioni. Aumentano i ricoveri al Rummo dove, nella giornata di ieri, ne sono stati registrati 102. Di questi, 90 sono residenti nel Sannio e solo 12 provengono da altre province, mentre, si contano tre guariti e un decesso.

A perdere la battaglia contro il Covid, una 81enne di Pesco Sannita ricoverata al Rummo, la cui morte è stata comunicata ieri mattina dal sindaco Antonio Michele. Sono 116 i decessi dall'inizio della pandemia, 90 da agosto (65 i sanniti). L'azienda ospedaliera, con il preciso intento di incrementare il personale sanitario a causa del persistere dell'emergenza Covid, ha predisposto il reclutamento di dieci ausiliari per il servizio infermieristico per 36 ore settimanali, attraverso i canali del servizio di somministrazione del lavoro. In realtà, l'ospedale aveva già provveduto al reclutamento di altri 18 ausiliari ma il referente del servizio infermieristico, nel dare esecuzione agli adempimenti per l'attivazione di posti letto dedicati all'emergenza Covid, aveva richiesto l'integrazione di altre 10 unità per evitare la sospensione dei servizi e per continuare a garantire i Lea. Aumentano i contagi nei comuni del territorio. Sono 41 i positivi nel comune di San Marco dei Cavoti, 16 in quello di Morcone, 71 a Montesarchio, 51 a Moiano, 108 a Sant'Agata de' Goti, 94 ad Airola. Sono 700 i dipendenti Asl che potranno godere del beneficio dell'avanzamento di fascia, benché in servizio anche da oltre 20 anni. Lo annuncia la Uil Fpl, coordinata da Giovanni De Luca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA