Delitto di Marcella, ascoltata la socia: è la moglie del tipografo suicida

Delitto di Marcella, ascoltata la socia: è la moglie del tipografo suicida
di Enrico Marra
Lunedì 23 Marzo 2015, 00:19 - Ultimo agg. 09:54
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È stata ascoltata a lungo dai carabinieri Cinzia Naso, la moglie di Antonio Tedino, il tipografo suicida ritenuto il presunto omicida di Marcella Caruso, la quarantenne uccisa nella sua abitazione di Foglianise.



Un interrogatorio scontato, che chiaramente ha riguardato innanzitutto i rapporti con il coniuge, ma anche i suoi movimenti quella mattina in cui è stata uccisa la donna, peraltro amica di famiglia e socia della cartoleria «Mille Colori».



La mattina del 19 marzo, Naso era stata proprio nel negozio, in piazza Sant’Anna, al centro di Foglianise, con la vittima. Marcella Caruso aveva poi lasciato, intorno alle 13, la cartoleria per raggiungere la sua abitazione in via San Rocco, dove dopo alcuni minuti avrebbe incontrato Antonio Tedino e poi trovato la morte.



La moglie del tipografo ha confermato, agli inquirenti, di aver saputo dell’incidente da una prima telefonata effettuata dalla società con cui era collegato il satellitare montato sull’auto, una Fabia Skoda, del coniuge, il cui allarme era scattato dopo che il veicolo era finito contro un palo in cemento dell’illuminazione pubblica, a circa duecento metri di distanza dall’abitazione di Marcella Caruso. Inoltre altri conoscenti l’avevano avvisata della tragica scoperta. E solo allora aveva raggiunto via San Rocco, quando sul posto c’erano già i carabinieri.



La donna, con gli inquirenti, avrebbe anche fatto riferimento alla lite avuta con il marito a fine dicembre, quando in seguito ad alcuni Sms scoperti sul suo telefonino aveva intuito l’esistenza di una relazione tra il coniuge e la Caruso. Ma c’era stato un chiarimento, sancito anche da un’intesa che aveva dopo alcuni giorni portato all’apertura dell’attività commerciale.



L’attenzione degli inquirenti è comunque rivolta alle autopsie, disposte dal sostituto procuratore della Repubblica Marialia Capitanio, che sta coordinando le indagini. Gli esami autoptici, affidati al medico legale Monica Fonzo, saranno effettuati nei prossimi giorni, ma non prima di giovedì, mentre nella giornata di oggi dovrebbero essere compilate le notifiche da fare alle due famiglie. I corpi di Antonio Tedino e Marcella Caruso ora sono presso la sala mortuaria dell’ospedale «Rummo».



Sul corpo del trentanovenne vi sarebbero infatti abrasioni compatibili con la caduta nel pozzo ma anche diversi taglietti alle mani, forse scaturiti dall’utilizzo di un taglierino che si è poi frantumato, costringendo l’uomo (questo sempre secondo una prima ricostruzione) a utilizzare il forchettone per colpire la donna. L’autopsia dovrà dare anche delle risposte sulle ferite al collo di Marcella Caruso per stabilire qual è stato il colpo mortale, e se sia stato utilizzato il forchettone, il taglierino o entrambi. L’area del pozzo dove è stato rinvenuto il corpo di Tedino, ovviamente, è stata sottoposta a sequestro, come del resto continua a essere a disposizione degli investigatori anche l’appartamento in cui si è verificata la tragedia, con il marito e le figlie di Marcella Caruso che in questi giorni sono ospitati da alcuni parenti. Dopo l’autopsia si saranno i due funerali. Che verranno celebrati in giorni diversi.
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