Benevento, dosi nel mega hub e test
la doppia sfida al Covid

Benevento, dosi nel mega hub e test la doppia sfida al Covid
di Luella De Ciampis
Martedì 13 Aprile 2021, 08:54 - Ultimo agg. 10:17
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Subito dopo la visita inaugurale del governatore Vincenzo De Luca, l'hub vaccinale organizzato all'interno dei locali dell'ex caserma Pepicelli ha aperto i battenti a 260 over 60 reclutati nelle ultime 24 ore. I vaccinatori si sono messi all'opera con un'ora di ritardo rispetto all'orario delle prime convocazioni per effetto di un rallentamento accumulato nell'arco della mattinata proprio a causa dell'inaugurazione ma poi la situazione si è normalizzata sebbene non siano mancate le polemiche di chi era in attesa del vaccino. Sono 12 i locali adibiti a centri vaccinali nella struttura e, in ognuno, ci sono tra le quattro e le cinque postazioni per la somministrazione dei vaccini che sarà curata da un team di medici e infermieri e si protrarrà quotidianamente per dodici ore consecutive, senza interruzioni. Gli spazi smisurati di cui l'ex caserma dispone consentiranno ai convocati di attendere il proprio turno in sale d'attesa di grandi dimensioni in cui c'è un numero abbastanza elevato di posti a sedere, opportunamente distanziati, nel rispetto delle norme di contrasto al Covid per assicurare la massima tutela alle persone in attesa di essere vaccinate che, dopo aver svolto tutte le operazioni pre e post vaccinali, usciranno dalla caserma da un ingresso posteriore, seguendo un percorso diverso da quello di chi, invece, deve sottoporsi all'inoculazione. Già da stamattina, nel centro di viale Atlantici sono state convocate anche altre categorie di persone, sempre per fascia d'età. L'organizzazione è ottimale e, quindi, se l'approvvigionamento dei vaccini sarà sufficiente e puntuale, si potrà dare un'accelerata significativa alla campagna. L'attività è continuata anche nella sede Asl di via Minghetti, dove sono state somministrate 168 dosi di Pfizer ai pazienti fragili. Tuttavia, nel centro vaccinale erano presenti 220 prenotati nella piattaforma dei fragili ma 52 sono stati rispediti a casa perché, nel corso della ricostruzione anamnestica non sono stati ritenuti tali. Per oggi ci sono 300 persone inserite negli elenchi dei fragili ma il timore dei vaccinatori è che si verifichino altri casi simili a quelli di ieri, determinati dal fatto che molte persone si classificano come fragili, senza esserlo, nella speranza di essere vaccinati con Pfizer. Una «bad practice» che rallenta l'attività vaccinale, comportando una considerevole perdita di tempo per gli operatori. Invece, all'oratorio Merici di via Bosco Lucarelli sono state inoculate 230 dosi di Pfizer sempre ai fragili. Si è conclusa così, nella serata di ieri, la collaborazione di don Marco Capaldo e dei volontari dell'oratorio perché da stamattina le somministrazioni saranno concentrate tutte nell'ex caserma Pepicelli e comprenderanno sia il Pfizer che l'AstraZeneca.


Intanto, ieri mattina, alle 9,15, ha avuto inizio anche lo screening gratuito organizzato dal Comune, destinato ai residenti che hanno compiuto i 60 anni di età, alle categorie fragili, a chi svolge attività lavorative in città in enti locali e società partecipate e a coloro che operano nelle attività commerciali e produttive. Tra i primi a sottoporsi al tampone, il sindaco Clemente Mastella. «Invito tutti a fare lo screening dice perché c'è bisogno di controllarsi e di mostrare autocontrollo per uscire dalla morsa della pandemia. Allo stato attuale, sul territorio provinciale ci sono 691 casi di Covid e a 700 scatterebbe la media tra numero di abitanti e contagiati e, quindi, non siamo messi benissimo. Anche nelle scuole ci sono positivi tra i bambini che mi spingerebbero a prendere decisioni drastiche nel caso in cui dovessi ravvisare un pericolo concreto. Sto portando avanti una battaglia per la provincializzazione delle misure restrittive ma sarà tutto inutile se i contagi continueranno a salire». L'operazione, che si concluderà il 24 aprile, è effettuata con l'Asl e la Cri, che, tra l'altro, ha messo a disposizione della struttura un'attrezzatura dotata di un nebulizzatore per la sanificazione continua dell'ambiente e degli operatori, e con i volontari della protezione civile che indicano il percorso da seguire ai cittadini.

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Ancora un decesso al Rummo. A non farcela, un 76enne di Avellino ricoverato in Pneumologia subintensiva. Salgono così a 295 i decessi da inizio pandemia, a 278 da agosto (110 i sanniti). Giornata di tregua per i ricoveri nell'area Covid, dove si sono registrati un solo nuovo accesso e due dimissioni. Sono, infatti, 88 gli attuali pazienti in degenza. Contagi ieri in picchiata anche nel Sannio. L'Asl ha censito solo 30 positivi su 208 tamponi processati, 27 dei quali asintomatici, e 46 guariti.
 

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