Benevento, droga in macelleria:
scatta l'arresto nel supermarket

Benevento, droga in macelleria: scatta l'arresto nel supermarket
Martedì 23 Novembre 2021, 08:34 - Ultimo agg. 21:07
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Marijuana e hashish insieme alle varie qualità di carni. Un banco vendita di prodotti di macelleria è stato ritenuto un luogo difficilmente individuabile e quindi sicuro per l'attività di spaccio di stupefacenti. Ma la frequentazione del supermercato da parte di alcuni giovani tossicodipendenti, peraltro già noti alle forze dell'ordine, ha fatto nascere dei sospetti. E così ieri mattina gli agenti della Squadra Mobile diretti dal vice questore Flavio Tranquillo e appartenenti alla squadra preposta alla repressione del fenomeno dello spaccio hanno fatto irruzione in un supermercato del rione Libertà. Tra le massaie alle prese con i vari generi alimentari da acquistare, la presenza degli agenti della Mobile, sebbene in borghese, non è passata inosservata.

I poliziotti sono andati a colpo sicuro al banco destinato alla macelleria, dove hanno bloccato Enzo Viola, dipendente di 51 anni, beneventano, incensurato, che da qualche tempo era finito sotto osservazione.

Chiaramente gli agenti hanno effettuato una meticolosa perquisizione del locale e nel retrobottega nel corso della quale hanno trovato circa mezzo chilo tra hashish e marijuana suddiviso in varie confezioni, nonché materiale da taglio e un bilancino di precisione.

La perquisizione non è stata limitata al supermercato ma si è estesa anche all'abitazione dell'uomo, anch'essa ubicata al rione Libertà, dove gli agenti hanno poi ritrovato circa 1.600 euro in banconote da 50, 20 e 10 euro, ritenuta provento dell'illecita attività. Ovviamente tutto è stato posto sotto sequestro. Viola è stato condotto presso la Questura in via De Caro. Qui l'uomo ha nominato come suo difensore Gerardo Giorgione.

Concluse le attività investigative coordinate dalla Procura della di Benevento, e dal sostituto procuratore di turno Maria Gabriella Di Lauro, l'uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente, nonché denunciato per un pregresso e documentato episodio di spaccio di stupefacenti avvenuto all'interno dello stesso supermercato dove lavora. Un elemento questo che aveva fatto scattare le indagini che sono andate avanti giorno dopo giorno. Gli inquirenti ritengono che quegli stupefacenti, anche tenuto conto del consistente quantitativo, non erano utilizzati dal detentore sebbene l'uomo abbia sostenuto che quegli stupefacenti erano per uso personale e che aveva preferito nasconderli nel supermercato per evitare conseguenze nell'ambiente familiare. Il titolare del supermercato è risultato del tutto estraneo alla vicenda e anzi tenuto conto che Viola era alle sue dipendenze da tempo è rimasto sorpreso dall'accaduto, come del resto i clienti dell'attività commerciale increduli al momento del blitz della Squadra Mobile. Dopo le incombenze di rito, su disposizione del pubblico ministero, Viola è stato inviato agli arresti domiciliari a disposizione della competente autorità giudiziaria, in attesa dell'udienza di convalida che si svolgerà nella giornata di mercoledì dinanzi al Gip Pietro Vinetti.

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L'arresto segue quello avvenuto nella tarda sera di venerdì in via Rampa Annunziata. In quel caso era finito ai domiciliari Gerardo De Iasio, 36 anni, sempre per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. In quella occasione gli agenti della Mobile avevano rinvenuto 12 grammi di cocaina tra quelli sequestrati a un acquirente e quelli rinvenuti nell'abitazione. Qui era stato trovato anche un bilancino di precisione. Ieri mattina De Iasio nel corso dell'interrogatorio dinanzi al Gip Vinetti, presente il suo difensore Antonio Leone, ha sostenuto che la droga rinvenuta in casa era per uso personale e che il denaro sequestrato, circa duecento euro, era il provento di un attività lavorativa svolta negli ultimi giorni. Il Gip al termine dell'interrogatorio ha confermato gli arresti domiciliari. Arresti che confermano come lo spaccio di stupefacenti in città abbia raggiunto livelli preoccupanti.

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