Benevento, effetto zona gialla:
bar e ristoranti ritrovano il sorriso

Benevento, effetto zona gialla: bar e ristoranti ritrovano il sorriso
di Antonio Martone
Martedì 27 Aprile 2021, 08:43 - Ultimo agg. 21:44
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Buona la prima. Il film della riapertura è piaciuto a tutti, operatori commerciali e clienti. Titolari di bar e ristoranti hanno espresso soddisfazione per come sono andate le cose nel primo giorno in «zona gialla». Pareri positivi espressi all'unanimità, senza eccezioni, a conferma anche dello spirito votato all'ottimismo.  «La gente ha potuto consumare il caffè o la colazione - dice Renato Salierno proprietario del Bar Renoir - seduta ai tavolini. Per noi è andata bene, tutti si sono adattati alla normativa che prevede che si debba consumare all'esterno. Fino alle 22 sfruttando gli spazi aperti quadreremo i conti con l'aperi-cena». «Abbiamo emesso - dice Gianluca De Rosa del bar L'angolo dello sport - numerosi scontrini in più rispetto alle scorse settimane anche se bisogna dire che pure nei giorni scorsi la gente si era abituata a prendere il caffè o gustare un dolce all'esterno del locale. C'è la consapevolezza che bisogna adeguarsi per uscire fuori da questo tunnel».

L'unica incongruenza la fa rilevare Claudia Giantomasi contitolare di «Le Trou»: «Non riusciamo a capire perché il decreto preveda per noi bar la possibilità di fare l'asporto solo fino alle 18, mentre possiamo restare aperti fino all'inizio del coprifuoco.

Una cosa che non vedo giusta. In merito al debutto in gialla è andata bene. Soddisfatti soprattutto i ragazzi che hanno potuto consumare la colazione comodamente seduti ». «In tanti - dice Gianluca Diglio titolare del Bar nuovo - erano venuti nel locale certi di poter consumare al banco, invece l'amara sorpresa di doversi spostare all'esterno. Malgrado questo c'è stato un incoraggiante incremento delle vendite, ma soprattutto ho notato la soddisfazione dei clienti a potersi gustare il cappuccino o il cornetto o l'aperitivo seduti e con calma, senza fare furtivo nelle scorse settimane»

Anche dai ristoratori la giornata viene giudicata proficua. «Dopo sei mesi - dice Paolo Moscovio titolare dello storico Traianino - ho riaperto ed il ritorno è andato benino. La gente era un po' impaurita, ma piano piano ci riprenderemo, l'importante è che non ci richiudono più e che ci aiuti anche il tempo, visto che possiamo lavorare solo fuori». «Non siamo andati male - conferma Pasquale Ucci di Pascalucci - considerato che ad inizio settimana non ci sono mai state affluenze esagerate. In serata abbiamo avuto numerose prenotazioni, l'unica novità rispetto al passato è l'orario, anticipato alle 19. Diventerà un'abitudine. Il dato curioso è che abbiamo ricevuto diverse telefonate per poter fissare pranzi per cerimonie». «Visto l'inizio - dice Liliana Guadagno gestore di Pepe Nero - sono più che fiduciosa. La gente è venuta, non aspettava altro che sedersi a tavola per godersi il pranzo in ristorante». A Pietrelcina si sono rivisti anche dei turisti provenienti da altre province. «Per essere un lunedì - dice Angelo Francesca titolare del ristorante C'era una volta - non è andata male, non sono mancati clienti. La gente ha voglia di ripartire, di normalità e tornare a muoversi. Abbiamo avuto persone provenienti dal napoletano e da Salerno».   

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Infine, il coordinamento di «Città Aperta» ha diffuso un documento sulla questione commercio. «Mai come in questo momento - si legge nella nota - è importante sostenere la ripresa e rilanciare le tantissime attività economiche piegate dalla terza ondata dell'epidemia. È necessario valorizzare questa opportunità, ricostruendo un clima di solidarietà e condivisione, ricominciando a vivere e, soprattutto, tornando a frequentare i nostri negozi di vicinato, i nostri esercizi pubblici, i nostri ristoranti. È discutibile che l'amministrazione comunale solo il 24 aprile annunci futuri provvedimenti sulla viabilità per consentire l'insediamento delle attività all'aperto. Sarebbe stato utile accompagnare l'attuazione del Decreto Riaperture predisponendo per tempo, con il coinvolgimento di associazioni di categoria e comitati di quartiere, un pacchetto organico di misure finalizzate a creare le migliori condizioni per conciliare tutela della salute, ritmi di vita cittadina e rilancio del commercio. Svilupperemo un'attenzione costante per fare in modo che siano sfruttate al meglio tutte le possibilità per proiettare Benevento nel futuro prossimo dell'era post covid». 

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