Airola, elementare sequestrata:
scatta il piano emergenza

Airola, elementare sequestrata: scatta il piano emergenza
di Enzo Napolitano
Sabato 28 Settembre 2019, 09:55 - Ultimo agg. 12:51
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A due giorni dal sequestro cautelativo dei tre lotti della scuola elementare «Padre Pio», posto in essere dai carabinieri su disposizione della Procura di Benevento, l'amministrazione comunale presenta il suo piano per fronteggiare l'emergenza e consentire a 500 bambini di riprendere regolarmente le lezioni. Per farlo il sindaco, Michele Napoletano, ha dovuto chiedere la disponibilità di locali idonei e pronti con la relativa attrezzatura scolastica di base (banchi, sedie e lavagne) funzionale alle attività didattiche.
 
Già chiaro il quadro di riferimento degli edifici utilizzabili. A partire da lunedì, e per tutta la durata del sequestro cautelativo della struttura di via Nicola Romano, i bambini delle classi prime, sezioni A e B, frequenteranno presso la scuola materna «Bagnara», mentre gli alunni delle sezioni C e D andranno nella sede della materna San Donato. Tutte le seconde, invece, verranno ospitate presso il Centro diurno socio-educativo di via Madre Teresa di Calcutta; le terze frequenteranno invece l'Istituto nazionale istruzione professionale (Inip) nel convento San Pasquale al corso Caudino, mentre le quarte e quinte si recheranno all'Istituto comprensivo statale «Luigi Vanvitelli» di piazza Annunziata. Ma alcuni genitori che hanno figli frequentanti le terze e le quinte, oppure le prime e seconde, già lamentano difficoltà nell'accompagnare e prelevare in uscita i bimbi al medesimo orario in due punti diversi e lontani del paese. Per loro si renderà necessario il rilascio da parte del dirigente di un permesso di uscita anticipata. La sede temporanea di presidenza e segreteria sarà allocata presso l'Inip. Le lezioni avranno inizio alle 8,10 e termineranno alle 13,10.

Intanto la Procura interviene sul disagio lamentato giovedì dalle famiglie dei bambini per i modi e i tempi dell'esecuzione del provvedimento: «Il disagio si legge nella nota firmata dal procuratore Aldo Policastro - di cui comunque ci si scusa, trova giustificazione nel perseguimento del prioritario interesse all'incolumità degli scolari, dei maestri e di quanti ogni giorno lavorano o hanno accesso nella scuola Padre Pio». Dagli accertamenti compiuti risulta infatti che l'edificio non era munito di autorizzazione antisismica per lavori che avevano comportato interventi su solai ammalorati e malgrado ciò la scuola era stata riaperta. Inoltre non sono stati rispettati gli adempimenti richiesti dalla normativa antisismica riguardante interventi da realizzarsi sui solai dell'istituto. Nel mirino della Procura anche il certificato di agibilità, che non poteva essere rilasciato nelle more dell'ottenimento dell'autorizzazione sismica in sanatoria e del collaudo delle opere in sanatoria, tenuto conto che le prove di carico e le verifiche erano state eseguite 2017 e solo su un campione dei solai dell'edificio scolastico. Da qui il provvedimento della Procura, che si è reso inevitabile per la mancanza della documentazione in grado di attestare l'osservanza di tutte le prescrizioni imposte dalla normativa urbanistica e dalla legge regionale in materia. Due al momento gli indagati:i l direttore dei lavori, Enzo Carbone, 46 anni, e Alessandro Massaro, 51 anni, in qualità di amministratore unico dell'impresa esecutrice, la «Tecnocom Impianti» srl.

Due settimane fa la giunta comunale aveva deliberato di procedere per ottenere l'autorizzazione sismica in sanatoria e il conseguente collaudo oggetto della perizia variante ai lavori eseguiti nel 2015, con un prelievo straordinario dal fondo di riserva nel bilancio di previsione 2019-2021 di 5mila euro. Alla conferenza stampa indetta per questa mattina al Comune parteciperanno, insieme agli esponenti della maggioranza, anche i tecnici Pasquale Aragosa e Vincenzo Schettini. Verranno illustrate le altre soluzioni adottate dal Comune atte a garantire il diritto allo studio dei piccoli allievi. Il sindaco chiarirà la linea difensiva della maggioranza rispetto al provvedimento emesso dal Gip Giuliana Giuliano. Ieri il legale nominato dal Comune, Paolo Abbate, ha depositato in Procura l'istanza affinché venga autorizzato l'accesso temporaneo alla struttura per prendere banchi, sedioline, utili al proseguimento delle lezioni presso altre sedi.
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