Benevento, processo al falso medico: in aula la «partita» sui farmaci tedeschi

Accusa di omicidio preterintenzionale

Il tribunale di Benevento
Il tribunale di Benevento
di Enrico Marra
Venerdì 17 Marzo 2023, 08:19
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Ascoltati tre carabinieri al processo sul falso medico di San Giorgio del Sannio. Davanti al giudice, un militare appartenente ai Nas e due della Compagnia di Mirabella Eclano, le cui indagini hanno portato sul banco degli imputati Angelo Graziano, 34 anni, accusato di omicidio preterintenzionale, truffa lesioni aggravate ed esercizio abusivo della professione medica. L'uomo è attualmente agli arresti domiciliari.

Alla base del processo la morte di una donna, Angela Russo, 54 anni di Mirabella Eclano, deceduta per un embolia polmonare dopo cure, secondo l'accusa, non adeguate praticatele proprio da Graziano. Il luogotenente dei Nas di Salerno Alfonso Castagna ha riferito di aver fatto due perquisizioni presso l'abitazione e lo studio di Graziano, ubicati in va Aldo Moro a San Giorgio del Sannio. Nel corso della perquisizione erano stati ritrovati tra l'altro farmaci prodotti in Germania, che erano stati affidati per una perizia eseguita dal presidente dell'Ordine dei farmacisti Maurizio Manna.
Il perito ha subito dopo ricordato che ha visionato quei farmaci di produzione tedesca che hanno dei corrispettivi in Italia. Ma nello specifico quei farmaci esaminati non avevano avuto dal Ministero della salute l'autorizzazione per essere commercializzati sul territorio italiano. Chiaramente possono essere acquistati in Germania e poi utilizzati da un eventuale acquirente. A tale riguardo l'avvocato Taormina, che difende Graziano, ha esibito una ricetta con relativa fattura, attestante appunto l'acquisto di questi farmaci.


Ascoltato poi anche il luogotenente Pellegrino Della Sala, che aveva ascoltato e trascritto due telefonate che Graziano fece al 118, chiedendo l'invio di un'ambulanza, il giorno in cui la Russo morì. Nelle telefonate Graziano riferiva di stare praticando alla paziente un massaggio cardiaco. Il difensore di Graziano, Taormina, ha preannunziato che chiederà la trascrizione di queste telefonate che sono custodite in un cd. Infine ascoltato in aule il luogotenente dei carabinieri Ivan Molinaro che ha riferito sulle indagini svolte in particolare su coloro i cui nominativi figuravano nelle agende di Graziano e che erano da lui curati. I testi hanno risposto alle domande del pubblico ministero Maria Colucci, del presidente della Corte di Assise Daniela Fallarino, degli avvocati di parte civile, Cinzia Capone e Stefano Pescatore e appunto del difensore dell'imputato, Carlo Taormina.

La Corte ha poi deciso che la prossima udienza si tenga il 6 aprile.

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