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per la casa a luci rosse: due arresti

Benevento, appuntamenti online per la casa a luci rosse: due arresti
di Enrico Marra
Giovedì 4 Ottobre 2018, 10:27 - Ultimo agg. 10:32
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Due arresti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e sigilli. Blitz della Mobile in via Traiano Boccalini, al rione Ferrovia, dove sono stati scoperti appartamenti destinati, come appurato dagli inquirenti, a prostitute e clienti. Ai domiciliari sono finiti Giovanni Dimonti, 73 anni, beneventano, e Yuverquis Martinez Perez Galati, 46 anni, dominicana. L'ordinanza è stata eseguita dagli agenti della Mobile, diretta da Emanuele Fattori, che hanno svolto le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Marcella Pizzillo. A emetterla il Gip Gelsomina Palmieri. È stato, inoltre, eseguito il sequestro preventivo di un immobile con più appartamenti situato al rione Ferrovia, ed adibito, secondo l'accusa, a luogo di prostituzione. Il rione, tra l'altro, da tempo fa registrare una consistente presenza di prostitute, per lo più pendolari, che ha portato a proteste da parte degli abitanti della zona e all'intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine.
 
L'attività d'indagine, portata avanti dalla Squadra Mobile e coordinata dal procuratore Aldo Policastro e dal gruppo specializzato della Procura in materia di prostituzione, era iniziata nei primi mesi del 2017. Un'attività investigativa che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e pedinamenti e che ha permesso di ricostruire una complessa attività finalizzata alla prostituzione. Nulla è stato lasciato al caso. Secondo gli inquirenti, infatti, la cittadina domenicana reclutava ragazze e transessuali di varie nazionalità da avviare alla prostituzione, affittando a proprio nome diversi appartamenti e demandando la gestione della loro sistemazione logistica al 73enne, che provvedeva inoltre ad avere, in alcuni casi, i contatti con i clienti programmandone gli incontri.

In altri casi, il procacciamento della clientela avveniva attraverso l'inserzione dei numeri telefonici delle prostitute su portali o bacheche on line, che permettevano un contatto diretto con i clienti. Era proprio l'uomo spesso a recarsi alla stazione ferroviaria per prelevare le donne che si prostituivano e condurle negli appartamenti. Un ruolo essenziale, collegato anche alla gestione degli appartamenti. Infatti il 73enne, sempre secondo l'accusa, provvedeva a pagare mensilmente i canoni di fitto, le bollette di acqua e luce ed a far fronte a tutto ciò che occorreva per rendere idonei e accoglienti gli appartamenti.

Dimonte è degente presso l'ospedale «Fatebenefratelli». Da qui la decisione del Gip Palmieri di interrogarlo mercoledì prossimo. La donna che risiede a San Martino Sannita sarà invece ascoltata dal magistrato venerdì. Entrambi hanno nominato come loro difensore l'avvocato Gerardo Giorgione.
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