Due misure interdittive del divieto di esercitare attività imprenditoriale o professionale nei settori della depurazione di acque e gestione rifiuti sono state eseguite dai Carabinieri del gruppo tutela ambientale e transizione ecologica di Napoli nei confronti di altrettanti dipendenti, con ruolo di rilievo, della Gesesa spa (Gestione Servizi Sannio), società che gestisce numerosi depuratori di Benevento e provincia. Il provvedimento si inserisce in un'indagine coordinata dalla Procura di Benevento sul grave inquinamento dei fiumi Calore e Sabato che attraversano il Beneventano e che, nel maggio dello scorso anno, ha portato al sequestro preventivo disposto dal gip di Benevento di 12 impianti di depurazione gestiti dalla stessa società. Il gip aveva respinto la richiesta di misure cautelari, poi accolte in seguito ad appello del pm dal Tribunale del Riesame di Napoli e diventate esecutive dopo il rigetto della Cassazione dei ricorsi presentati dagli indagati.
I due dipendenti di Gesesa, rispettivamente responsabile della conduzione operativa degli impianti di depurazione e assistente responsabile, sono indagati per i reati di inquinamento ambientale, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata, gestione illecita di rifiuti, scarichi di acque reflue senza autorizzazione e falsità in atti.