Benevento, luci su Sant'Ilario
e sul tempio delle Grazie

Benevento, luci su Sant'Ilario e sul tempio delle Grazie
di Nico De Vincentiis
Domenica 28 Aprile 2019, 13:30
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Acqua e luce. Sembra di rivivere la veglia pasquale con i suoi simboli e le sue suggestioni. E su tutti i segni, due in particolare da inserire nella bisaccia dei viandanti sui sentieri di un passato da attraversare con «fede» perché diventi compatibile con le scelte di futuro. Al netto dei significati religiosi, acqua e luce per la cronaca si fondono nelle officine di Acea, che non è un tempio ma una società che gestisce acquedotti, descrivendo una parabola che porta verso la valorizzazione dei luoghi della «memoria produttiva». Il gruppo Acea è interessato infatti anche ai progetti di restyling luminoso dei monumenti e dei siti d'arte. La Gesesa, alla quale il Comune di Benevento ha concesso la gestione del servizio idrico ancora per decenni, ha messo in conto ormai un servizio di supporto al piano di promozione dei beni culturali e spazi monumentali cittadini.
 
L'agenda si è progressivamente riempita con interventi che hanno già interessato l'Arco di Traiano, la facciata della chiesa di Santa Sofia (patrimonio Unesco), della fontana-monumento di Papa Orsini, del Toro Apis. Ora toccherà al complesso longobardo di Sant'Ilario che ospita il museo virtuale della Port'Aurea. Sarà proposta una nuova illuminazione della storica chiesetta e, per la prima volta, saranno collocati corpi illuminanti anche in direzione dell'area archeologica e del percorso a giardino per rendere del tutto inedita e suggestiva l'immagine complessiva dell'importante sito. Il progetto è firmato dall'architetto Piergiorgio Romano, l'installazione curata da Multiservice di Valeriano De Vita. L'inaugurazione, prevista in un primo momento per il 9 maggio, si terrà molto probabilmente in coincidenza delle «Olimpiadi degli acquedotti» in programma il 21 e 22 giugno prossimi con l'arrivo in città di delegazioni provenienti da tutte le strutture che fanno capo ad Acea presenti in Italia. A organizzare l'evento sportivo (previsti tornei di calcio, beach volley, biliardino, atletica leggera, nuoto e burraco) sarà appunto Gesesa che accoglierà gli ospiti e naturalmente presenterà loro i suoi «gioielli di luce».

Una collezione destinata a incrementarsi visto che per la festività della Madonna delle Grazie toccherà proprio al tempio mariano di viale San Lorenzo rifarsi il «trucco». Anche in questo caso il piano progressivo del Comune vede la disponibilità del gruppo Acea. Un percorso di collaborazione che, per il sindaco Mastella, potrebbe comprendere anche il nuovo impianto luci per l'Hortus Conclusus e un progetto per il Ponte Leproso. Come è noto, il piano di illuminazione dell'intera cinta muraria di origine longobarda (400mila euro) rientra invece nel programma PICS.

Per restare ai dati già acquisiti, c'è da dire che l'operazione Sant'Ilario è ben più complessa rispetto alle altre perché fa parte di un'intesa istituzionale tra Comune, Provincia (che è proprietaria del bene) e Soprintendenza, che prevede la trasformazione dell'intera area archeologica in un giardino pubblico. Le firme quelle di Mastella, Ricci e Buonomo. L'accordo è stato confermato dal nuovo presidente della Provincia Di Maria. L'intero progetto non decollerà in occasione dell'accensione delle nuove luci ma bisognerebbe evitare di farlo arenare. D'altronde il complesso di Sant'Ilario rappresenta la sintesi del percorso che la città ha compiuto e continua a compiere sull'asse Unesco. L'ex chiesa longobarda richiama infatti il riconoscimento per Santa Sofia e, nel contempo, essendo sede del museo dell'Arco di Traiano, e trovandosi a pochi metri dal monumento romano, si inserisce in maniera organica nel potenziale sito seriale «Appia Antica» la cui candidatura a patrimonio mondiale dell'umanità vede come Comune capofila proprio Benevento. Non si tratterebbe solo di effetti simbolici a cascata ma di una proposta turistica integrata con Benevento a pieno titolo nel tour Unesco Campania prossimo al varo.
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