Benevento, Pappano: «La musica salverà il Fortore e i giovani del Sud»

Benevento, Pappano: «La musica salverà il Fortore e i giovani del Sud»
Mercoledì 13 Agosto 2014, 23:37 - Ultimo agg. 14 Agosto, 08:27
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Benevento. Dobbiamo fare di tutto perch si ponga freno all’emigrazione dei giovani del Sud Italia, soprattutto di quelli che hanno capacit e genio per far risplendere nuovamente certi territori.

Prima di dare la parola alla musica, Sir Antonio Pappano parla, e come: «La fuga dei cervelli non è da paese civile. La mia famiglia ha lasciato il Sannio per necessità ma oggi questa terra deve poter spremere tutte le sue energie per ridare senso alla permanenza dei giovani. Io dico anche dei giovani artisti. Perché l’arte, in particolare la musica, potrà contribuire a riaccendere i riflettori sulle aree più emarginate».



Pappano, mentre si accinge a dirigere l’Orchestra sinfonica del Conservatorio «Nicola Sala» davanti a migliaia di appassionati, suona la carica e si pone alla guida delle speranze di quello che fu il paese dei suoi genitori e dell’intero Fortore. Lancia il suo «manifesto» e dice di volere fermare l’emorragia migratoria da Castelfranco in Miscano dove, come nel resto del Fortore, sembra che tutto sia più difficile, finanche la fuga, considerando le condizioni in cui versano le strade. Ma è proprio qui che nascerà un’oasi culturale al riparo dagli eccessi e dai tic della società della fretta che spesso rischia di sbandare.



La strada per Castelfranco, nonostante sia ai limiti della praticabilità, d’ora in poi la percorreranno, per scelta, i giovani del Sud per frequentare la Casa della Musica. Forse riusciranno a evitare la fuga all’estero per realizzare i loro sogni. Il progetto prenderà corpo nel corso del 2015, a conclusione di un decennio di incontri voluti da Sir Pappano con la sua «I remember», la manifestazione che celebra la memoria dei genitori, in particolare il papà Pasquale.



Le attese di Castelfranco e l’energia e la determinazione del grande maestro d’orchestra sono divenute una grande miscela di complicità e sussidiarietà. «È giunto il momento – annuncia Pappano – di ripagare l’amore che ho ricevuto e riversarlo sui giovani. Metto a disposizione me stesso per la Fondazione Casa della Musica, coltiverò questo progetto, insieme a tanti altri, a favore dei talenti del Sud Italia perché possano realizzare, senza essere costretti ad abbandonare la loro terra, un futuro di lavoro e donare al pubblico le splendide suggestioni della musica».



Nel 2010, su iniziativa del sindaco Antonio Pio Morcone, prima il voto del Consiglio comunale, quindi il finanziamento della Regione di 2 milioni e 300mila euro. La «Casa» sarà realizzata su tre piani per complessivi 800 metri quadri. Vi sarà anche l’auditorium, mentre la vicina chiesa di S. Giovanni diventerà sala prove («La musica è sacra – precisa Pappano – e va eseguita per questo anche in chiesa»). Da 14 imprenditori privati arriva la disponibilità a realizzare B&B o agriturismi per acogliere i partecipanti alle iniziative di master class o alle summer school che Sir Pappano ha già annunciato dal prossimo anno. In quella che si delinea come la Fiesole del Sud, da maggio ad agosto si succederanno rassegne e concerti di grandi solisti, quindi l’appuntamento di agosto col Maestro. «Non è una fuga dal caciocavallo (prodotto doc di Castelfranco già noto in tutto il mondo) – precisa il sindaco Morcone – ma la necessità di aggiungere scelte strategiche che facciano di questo paese un riferimento per i giovani artisti ai quali il Maestro Pappano dedicherà il suo tempo per aiutarli a crescere. D’altronde è nei piccoli centri che si coltivano grandi ambizioni. La nostra è contribuire a fare uscire il Mezzogiorno dal pantano e dargli una speranza».
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