Movida violenta a Benevento,
Mastella: «Basta, chiudo tutto»

Movida violenta a Benevento, Mastella: «Basta, chiudo tutto»
di Paolo Bocchino
Lunedì 21 Giugno 2021, 10:10 - Ultimo agg. 22 Giugno, 19:39
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Effetti indesiderati della movida o episodio casuale? Il dibattito è aperto in città dopo il caso verificatosi nella serata di sabato in piazza Piano di Corte. Un ragazzo di 19 anni è stato aggredito da un gruppo di giovani nei pressi di un locale all'angolo con via Camerario. L'incontro ravvicinato, qualche parola di troppo, il passaggio alle vie di fatto: il malcapitato, originario di San Giorgio la Molara, ne ha fatto le spese riportando ferite in vari punti del corpo e in particolare alle mani, giudicate guaribili da medici e soccorritori del 118 senza il ricorso alle cure ospedaliere. Un fatto comunque inquietante, avvenuto peraltro nell'ultimo fine settimana di coprifuoco. È allarme rosso? Il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco, intervenuto in soccorso del giovane malmenato, fa il punto della situazione: «Siamo sempre in strada insieme alle forze dell'ordine, malgrado il deficit di organico che si aggrava di anno in anno. Nel caso specifico, dagli elementi raccolti si sarebbe trattato di un diverbio nato per futili motivi: un apprezzamento non gradito rivolto alla ragazza che accompagnava il giovane o il vistoso piercing che quest'ultimo aveva all'orecchio, possono aver generato il parapiglia. A fare da detonatore, come denuncio da tempo, c'è l'uso smodato di alcol, specie tra i più giovani. Il luogo nel quale è avvenuto l'episodio di sabato è da tempo attenzionato per questa ragione. Probabilmente occorrono misure più drastiche, ma la valutazione spetta alla questura con la quale c'è la massima collaborazione avvalendoci anche della videosorveglianza». Peraltro l'episodio di piazza Piano di Corte non è stato l'unico del «folle» sabato da liberi tutti anticipato: sono stati riscontrati danneggiamenti alle transenne del Bct in piazza Roma e a una installazione dello stesso festival lungo corso Garibaldi.

Fatti che hanno spinto ieri pomeriggio il sindaco Mastella a prendere posizione: «Laddove dovessero esplodere incivili moti di mancanza di rispetto tra giovani che sfociano in aggressioni sciocche e malvagie - ha annunciato - userò i miei poteri per intervenire, e con forza, chiudendo eventualmente anche i luoghi della movida. Mi auguro che l'episodio resti confinato a una brutta e unica serata. La tolleranza per questi episodi sarà zero».

Parole che finiscono per riaccendere l'eterna polemica sul centro storico: «È inutile fare la voce grossa quando i buoi sono già fuggiti - replica il presidente del comitato di quartiere Luigi Marino -.

Per fortuna non c'è scappato il morto, ma non è il caso di sfidare la sorte. Chiediamo da tempo l'effettuazione di controlli più assidui nei luoghi notoriamente a rischio, come quello in cui si sono verificati i fatti di sabato. La risposta dell'amministrazione comunale è stata sempre un silenzio assordante. Paventare chiusure non è un atto di forza ma la dimostrazione plastica della incapacità di gestire un fenomeno presente in tutte le città».

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Fatti che scatenano anche la polemica politica. «Non si tratta di un caso ma è il frutto di un destino sfortunato di centinaia di ragazzi che non hanno trovato una sponda forte nelle istituzioni locali», denuncia Giuseppe Tecce, prossimo candidato di Cittadini in Comune a sostegno di Luigi Perifano. Immediata la reazione del consigliere comunale mastelliano Renato Parente: «Dalla movida al verde, la campagna elettorale rischia di produrre danni permanenti alla città. È ai massimi storici il piagnisteo quotidiano di candidati in pectore o aspiranti tali. La tenerezza emerge insieme alla cattiva fede in tante delle pseudo analisi proposte. Come se il Covid fosse passato invano». 

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