Benevento, pini storici
subito 24 abbatttimenti

Benevento, pini storici subito 24 abbatttimenti
di Paolo Bocchino
Sabato 23 Gennaio 2021, 09:15
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Ventiquattro pini da abbattere immediatamente, altri 34 seguiranno a stretto giro. In pratica la metà dei 123 alberi che caratterizzano da novant'anni il viale degli Atlantici sarà rimossa e sostituita con piante di basso fusto, probabilmente lecci come quelli già impiantati nel primo tratto. L'atteso verdetto è giunto ieri pomeriggio nel corso della conferenza stampa a Palazzo Mosti tenuta dall'assessore all'Ambiente Gerardo Giorgione, dal dirigente Antonio Iadicicco, dalla presidente della commissione Ambiente Mila Lombardi, alla presenza del tecnico incaricato alle verifiche Giuseppe Cardiello e del designer del futuro volto del viale Giovanni Fornataro. Non c'era, pur annunciato, il primo cittadino Clemente Mastella che da tempo si spende sulla questione con posizioni improntate alla massima cautela. Un impedimento occasionale che non muta la tesi confermata dall'indagine appena conclusa: «C'erano già delle perizie visive autorevoli, in primis quella del dottor Aniello Andreotti della Regione, ora sono arrivati a conferma i rilievi strumentali del dottor Cardiello - evidenzia Mastella - Le situazioni di pericolo vanno rimosse senza indugi. Per le altre si valuterà la prospettiva. Tra non molto viale degli Atlantici ospiterà la cittadella degli uffici con presenza di centinaia e centinaia di persone ogni giorno: possiamo permetterci il lusso che accada qualcosa di irreparabile?».


Domande retoriche che disegnano uno scenario ancora più grave: «In un futuro più o meno lontano - anticipa Mastella - il viale degli Atlantici è destinato a non avere i pini attuali ma nuove piante più consone a un contesto urbano.

Posizione espressa in conferenza anche da Giorgione: «La prossima settimana - anticipa - terremo un vertice per stabilire forme e tempi di abbattimento dei 24 pini giudicati a rischio imminente. Per gli altri 34 c'è un po' più di tempo ma la prospettiva indicata dallo studio è la medesima e non avrebbe senso protrarre la questione. Sul viale è in procinto di partire la riqualificazione della pavimentazione e dei marciapiedi: puntiamo a far convivere le due azioni per consegnare alla città un viale ugualmente verde ma più sicuro». Nessun timore degli approfondimenti in corso da parte della magistratura? «Nessuna paura ma massima collaborazione - ha assicurato Giorgione - Relazioneremo subito alla Procura, certi di agire in perfetta coscienza».

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Convitato di pietra l'associazionismo civico che ha ingaggiato da tempo una dura battaglia: «Proprio per diradare ogni dubbio - ha sostenuto il dirigente comunale Iadicicco - l'amministrazione ha affidato al dottor Cardiello gli esami strumentali che hanno restituito il medesimo quadro sostanziale emerso dalle contestate perizie visive Vta. Al contrario, l'unica vera passeggiata è quella che fece il tecnico incaricato dai comitati - ha chiosato il dirigente con una stilettata a Rocco Sgherzi, esperto viterbese designato da Giù le mani e Benevento Città Verde - Mi auguro che almeno sul piano scientifico si sia messo un punto definitivo».


Ipotesi tutta da verificare fin dalle prossime ore. Ma come si è giunti a individuare le 24 piante da tagliare subito e le 34 per le quali l'abbattimento è «fortemente consigliato»? «I 123 pini del viale degli Atlantici sono stati esaminati ad uno ad uno - ha spiegato l'agronomo Cardiello - Per la prima volta dotiamo il Comune di una mappatura completa delle alberature scaturita da verifiche strumentali ad ampio spettro: resistografie, tomografie, prove di trazione statiche e dinamiche, scopertura dell'apparato radicale superficiale con risucchio del terreno. I 24 alberi collocati in classe D, ovvero ad abbattimento immediato, sono quelli che non hanno raggiunto l'indice minimo di stabilità 1,5 e dunque presentano un rischio ribaltamento elevato. Nella stessa classe sono state inserite quelle che presentano radici strozzanti. Per le altre ci sono problemi connessi agli interventi edilizi e dei sottoservizi svolti negli anni. Quasi tutte, inoltre, presentano attacchi parassitari della cocciniglia tartaruga e, pur trattandole con pratiche sperimentali, non danno garanzie. Nel tratto basso del viale c'è la condizione peggiore».
Lo scenario che si annuncia è un taglio massivo fino al campo da tennis. Come verranno riempiti gli ampi vuoti? «Propongo una soluzione variegata e armonica - ha anticipato l'agronomo Giovanni Fornataro che curerà il nuovo look - Un bosco orizzontale con frassini, aceri, tigli, carpini, lecci, ciliegi e altre piante di basso fusto capaci di dare le migliori risposte nel contrasto dello smog».
 

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