Ucraina, pronta accoglienza a Benevento:
primi bimbi in arrivo nelle prossime ore

Ucraina, pronta accoglienza a Benevento: primi bimbi in arrivo nelle prossime ore
di Giuseppe Di Martino
Lunedì 7 Marzo 2022, 08:40 - Ultimo agg. 17:28
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La catena della solidarietà a Benevento e provincia prosegue nella sua opera di sostegno al popolo ucraino, dopo l'ultimo incontro a Palazzo Mosti, utile per capire come gestire l'arrivo dei primi profughi, in arrivo cinque bambini orfani dal fronte del conflitto a inizio settimana, e come avviare la distribuzione e la raccolta di generi di prima necessità e medicinali, cercando di evitare sovrapposizioni fra le tante associazioni in campo.

La parrocchia di San Gennaro a Benevento, invece, ieri ha organizzato un incontro di preghiera per la pace che ha visto la partecipazione della comunità cattolica beneventana e quella ucraina residente nel territorio sannita (sono 410 gli ucraini a Benevento, oltre 2000 in tutta la provincia). «Laddove viene messo da parte Dio, finisce la pace e inizia la violenza dei prepotenti» è il messaggio lanciato durante l'omelia domenicale dal parroco di San Gennaro don Pasquale Mainolfi. «La preghiera deve essere il nostro momento di riflessione per capire perché succedono cose così terrificanti.

Donne, uomini, bambini che arriveranno a Benevento sono stati obbligati a lasciare il loro paese. Le truppe di Putin hanno dichiarato guerra a un popolo pacifico, che non chiede territori che non gli appartengono. Fa molto male vedere donne e bambini scappare per migliaia di chilometri dalla frontiera», sottolinea con voce commossa Padre Roman Kryvyy, 40 anni, parroco degli ucraini della chiesa greco-cattolica di rito bizantino per Avellino, Benevento e Campobasso e vicario per il Sud.

E ieri il sindaco Clemente Mastella ha incontrato la signora ucraina che era svenuta l'altro giorno a Palazzo Paolo V, quando le hanno comunicato che il figlio di 19 anni era caduto in guerra. «Ho incontrato la signora accompagnata dalla figlia - dice il sindaco-. Ha detto che voleva partire per andare dagli altri due figli che stanno combattendo. Come Comune, ricorderemo il giovane caduto in qualche modo».

L'amministrazione comunale di Morcone, dopo l'incontro al centro Universitas di ieri, ha costituito un gruppo di coordinamento per la gestione dell'emergenza. La Misericordia gestirà la raccolta dei fondi e la logistica, la Protezione civile si occuperà della distribuzione dei beni e dei trasporti, la Caritas consegnerà i beni alimentari, mentre i medicinali saranno raccolti e suddivisi dalla Croce Rossa. Infine l'Unitalsi ripartirà gli indumenti.

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«Aiutaci ad aiutare» è il messaggio lanciato dalla Coldiretti in Campania, che ha visto coinvolto sabato e domenica anche il Sannio. In città è stata promossa la spesa sospesa a sostegno delle popolazioni in fuga dalla guerra.
E il no alla guerra è stato rilanciato anche dalle comunità di Vitulano, Paupisi, Torrecuso, Cautano e Solopaca che hanno marciato fin sulla vetta del monte Pentime piazzando una bandiera con i colori arcobaleno della pace. Ad Apice, invece, il sindaco Angelo Pepe procederà a una ricognizione di tutte le manifestazioni di disponibilità alloggiativa per i profughi provenienti dall'Ucraina. «Abbiamo istituito spiega la fascia tricolore - uno sportello di accoglienza per la raccolta delle disponibilità da parte dei cittadini, enti, associazioni civili e religiose di solidarietà, avendo cura di indicare anche l'ubicazione degli alloggi o strutture con il numero di posti occupabili. Le famiglie che intendono ospitare profughi ucraini dovranno indicare l'indirizzo preciso e il numero di ospiti che intendono accogliere specificando se minori o maggiorenni. I proprietari di immobili o appartamenti sfitti sono invitati a farsi censire nelle disponibilità per eventuali richieste di contratti di fitto». E dal Sannio, infine, continuano a partire camion carichi di aiuti umanitari. Oggi il comune di Foiano Valfortore invierà un primo ordinativo di merce da far arrivare al fronte del conflitto tramite la Caritas.

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