Vaccini a Benevento, arriva il record:
cinquemila dosi anti-Covid

Vaccini a Benevento, arriva il record: cinquemila dosi anti-Covid
di LA GIORNATA Luella De Ciampis
Venerdì 28 Maggio 2021, 08:45 - Ultimo agg. 19:44
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«Abbiamo inoculato 5000 vaccini in un solo giorno ma, mentre continuiamo a lavorare a ritmi incessanti nei centri aperti in tutte le sedi distrettuali, stiamo promuovendo posti fantastici attraverso l'attività vaccinale, accelerando sulle somministrazioni grazie alla collaborazione dei sindaci per effettuare gli open day sull'intero territorio». Così, il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe nel corso dell'open day organizzato nel comune di Molinara. «Siamo in dirittura d'arrivo anche con l'inoculazione delle dosi ai 40enni dice ma, intanto, il personale aziendale è impegnato a individuare e arruolare alcune centinaia di persone delle altre fasce di età che mancano all'appello e che dovranno essere chiamate e vaccinate. Si tratta di un lavoro certosino e scrupoloso che consentirà di recuperare anche i ritardatari e gli indecisi. Da parte nostra c'è il massimo impegno a creare percorsi attrattivi per la popolazione, nell'ottica di azzerare i disagi e di proporre la formula migliore per velocizzare i tempi, riducendo al minimo i disagi. Fin dall'inizio abbiamo manifestato l'intenzione di arrivare a casa dei cittadini per vaccinarli e, credo che, gli open day e il numero di centri vaccinali presenti nel Sannio rispondano pienamente a tale esigenza». È abbastanza elevato il numero dei centri dell'area fortorina in cui si è arrivati a una copertura vaccinale con almeno una dose, di circa il 60% della popolazione, a dimostrazione di un atteggiamento di grande responsabilità da parte di tutti.

«La settimana degli open day - continua il manager è stata estremante piena. È in arrivo un quantitativo supplementare di Pfizer che abbiamo già assegnato ai vari centri vaccinali per continuare con maggiore celerità nei prossimi giorni». Stamattina è previsto un altro open day nel santuario della Madonna del Taburno di Bucciano, aperto agli over 50 dell'intera provincia ma anche ai 40enni che potranno essere vaccinati quando saranno esaurite le somministrazioni alla categoria dei 50enni.

Superata in pochi giorni la soglia delle 190mila inoculazioni. Sono, infatti, 192.333 le dosi iniettate fino a ieri, contro le 178.036 di domenica, a conferma del fatto che, in media, vengono somministrate circa 3500 dosi quotidiane di vaccini Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson, tra prime e seconde dosi, a diverse categorie di persone. Questo è il trend, sebbene in alcune giornate, si raggiungano picchi molto più alti di somministrazioni.

Ieri, per esempio, l'attività vaccinale è continuata seguendo un ritmo molto più accelerato sia in provincia che in città dove sono state raggiunte le 1000 inoculazioni solo tra l'ambulatorio di via Minghetti e l'hub dell'ex caserma Pepicelli. Non è escluso che il centro vaccinale di Ponte Valentino possa essere destinato a nuova vita alla conclusione dell'operazione dedicata al personale delle attività produttive per potenziare l'offerta vaccinale sul territorio.

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Intanto, in molte regioni si stanno delineando gli accordi per estendere la campagna vaccinale sia ai medici di medicina generale che ai farmacisti ma, nel Sannio, la situazione è ancora in stand by, anche se l'operazione potrebbe partire nell'arco di una decina di giorni, con l'arrivo di un ingente quantitativo di dosi vaccinali. «Attualmente dice il presidente di Federfarma Tommaso Cusano - la Regione Campania ha cominciato a dare segnali di essere in dirittura di arrivo ma deve ancora stabilire i criteri di prenotazione, concedere ai farmacisti l'accesso alla piattaforma sinfonia e assegnarci il vaccino più idoneo. Sono 70 le farmacie del Sannio che hanno aderito all'iniziativa».

In leggero aumento i contagi censiti dall'Asl che ha registrato 30 positivi, 21 dei quali asintomatici, e 45 guariti su 713 tamponi processati. Rimane, invece, fermo a 22 il numero dei pazienti in degenza al Rummo dove non si registrano decessi a fronte di una sola guarigione. Dei sei reparti Covid allestiti nel padiglione Santa Teresa della Croce, solo tre sono ancora occupati: Pneumologia subintensiva con 11 pazienti, Malattie infettive con 8 e Terapia intensiva in cui rimangono tre persone. Le unità operative di Medicina interna, Medicina d'urgenza subintensiva e l'area di isolamento Covid del pronto soccorso si sono ormai svuotate del tutto. Tuttavia, anche quando l'area sarà completamente vuota e rimarrà chiusa, non sarà dismessa. 

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