Benevento: ricoverata cade dalla finestra del reparto psichiatrico

Benevento: ricoverata cade dalla finestra del reparto psichiatrico
Mercoledì 11 Ottobre 2017, 08:02
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BENEVENTO - Stupore e incredulità presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (S.P.D.C.) dell’Asl per la rovinosa caduta di una paziente dal primo piano del reparto, che ha sede nel Padiglione San Bartolomeo dell’ospedale Rummo. Stupore, appunto, per la dinamica della caduta e per l’esiguità dello spazio attraverso cui la donna è riuscita a passare, pur essendo minuta e di una magrezza estrema. La paziente, residente in una casa famiglia di Ponte, con una difficile situazione familiare alle spalle, alle otto di mattina si era presentata spontaneamente al reparto di psichiatria e aveva chiesto di essere ricoverata per «poter dormire», perché affetta da una forma di insonnia incoercibile che la teneva sveglia da giorni. Contestualmente, aveva voluto che il compagno le portasse il suo cuscino da casa, mentre, in nessun momento aveva espresso la volontà di essere dimessa.

Alle dieci dello stesso giorno e, quindi, solo due ore dopo il ricovero, gli infermieri del Pronto Soccorso l’hanno ritrovata dolorante e in stato confusionale sul piano sottostante, seduta su una panchina dove era riuscita a trascinarsi, nonostante la frattura del bacino e una probabile frattura alla vertebra D12. Dalla ricostruzione effettuata dai medici di turno nel reparto e dalla polizia, intervenuta per svolgere i rilievi del caso, è apparso subito chiaro che la paziente, nel tentativo di scappare dalla struttura, fosse riuscita a infilarsi attraverso le sbarre di ferro di cui è dotata la finestra, che peraltro ha un accesso parziale ed esiguo e che abbia cercato di raggiungere il piano terra aggrappandosi a un tubo. È in questa fase che ha perso l’equilibrio ed è precipitata rovinosamente al suolo, cadendo sul bacino e riportandone la frattura.
Una storia che ha dell’ incredibile e che ha disorientato tutti, vertici di Asl e Rummo, personale sanitario e inquirenti, sia perché la paziente, apparentemente molto tranquilla, non aveva alcun motivo per scappare, essendosi presentata spontaneamente in ospedale e avendo espresso la chiara volontà di essere ricoverata, sia perché, pur essendo estremamente minuta, non si capisce come sia riuscita a far passare il capo, anche quello molto piccolo, attraverso uno spazio così esiguo, in tempi tanto rapidi da non essere notata né all’interno né all’esterno della struttura.
 
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