In città ancora un truffa ai danni di un'anziana. Piuttosto consistente questa volta il bottino. Infatti il malvivente è riuscito a portar via la somma di 4.500 euro ad una donna di 83 anni. L'anziana nella giornata di venerdì, verso le 13, ha ricevuto nella sua abitazione, dove vive da sola, una telefonata da una persona che ha detto di essere il nipote. «Nonna, devi dare 4.500 euro ad un corriere che ti consegnerà un pacco. Si tratta di oggetti per il computer»: queste le parole pronunciate dal finto nipote. Una conversazione interrotta più volte, fatta evidentemente in questo modo proprio per evitare che la donna potesse accorgersi che a telefonare non fosse il congiunto, ma un truffatore. A distanza di poco più di un'ora il falso corriere è giunto in via Giovanni della Casa al rione Ferrovia, dove l'anziana donna abita. Chiaramente ha consegnato il pacco ed ha richiesto il denaro. La donna sicura di adempiere al volere del nipote ha consegnato la somma richiesta, senza peraltro verificare il contenuto del pacco.
Solo a distanza di qualche l'ora, l'anziana donna parlando dell'accaduto con una cognata e raccontandole della telefonata e del denaro consegnato, si è resa conto di essere rimasta vittima di una truffa. Le due donne hanno pertanto telefonato al 112.
È poi apparso chiaro agli inquirenti che chi ha messo a segno il colpo non lo ha fatto in maniera casuale. Infatti ha peso di mira una donna che era in grado di poter versare una somma di denaro consistente. Inoltre era anche al corrente del fatto che nel mettere a segno il colpo non si sarebbe imbattuto in altre perone oltre la vittima. Del resto non è una novità che questi truffatori difficilmente scelgano a caso le loro vittime. Da qui i tanti appelli, da parte delle forze dell'ordine alle persone, soprattutto anziane, affinché diffidino delle telefonate di individui che simulano rapporti di parentela finalizzate ad ottenere denaro, e perché non aprano a chi si presenta presso le varie abitazioni dicendosi dipendente di enti per farsi consegnare banconote e oggetti d'oro come corrispettivo di pagamenti arretrati.