Covid a scuola, l'allarme dei sindacati:
«Non riaprite tutto, criticità irrisolte»

Covid a scuola, l'allarme dei sindacati: «Non riaprite tutto, criticità irrisolte»
Sabato 24 Aprile 2021, 08:30 - Ultimo agg. 15:11
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«La scelta di riaprire le superiori è incompatibile con gli standard di sicurezza scolastici». Questo l'allarme lanciato dai sindacati a 48 ore da un rientro in aula per i liceali che continua ad alimentare perplessità e malcontento. Nonostante quella che si potrebbe definire una serena rassegnazione dei dirigenti, in queste ore impegnati a definire la percentuale di ragazzi in presenza, da calcolare in base alle specifiche esigenze di ogni realtà scolastica locale, e l'attenuazione del fermento giovanile, con gli studenti orientati a rinunciare allo sciopero, a rendere elettrica l'atmosfera sono le sigle sindacali. «Da qualsiasi angolazione si guardi la situazione, non si intravedono benefici - tuona Eva Viele, segretaria generale Flc Cgil - Manca il tempo di recuperare il gap didattico e sociale e il rischio chiusura sarà sempre dietro l'angolo, generando tensione. A chi può mai giovare tutto questo?». Per Viele si tratta di un film visto e rivisto. «Non si è fatto - continua - nulla per risolvere le ormai note criticità che da tempo immemore attanagliano il sistema scolastico. Classi pollaio, infrastrutture di rete carenti, assenza di presidi sanitari, continueranno a complicare la vita a docenti e studenti che nel recente periodo avevano finalmente accettato e affinato la dad. Rimettere tutto in discussione, a un mese dalla fine della stagione, mi sembra una scelta incoerente e inspiegabile che costringe dirigenti e personale all'ennesima, estenuante rivoluzione organizzativa».

A preoccupare maggiormente la sindacalista sono le possibili conseguenze che la riapertura delle superiori potrebbe avere sull'andamento epidemiologico. «Il Governo - continua - parla di un rischio calcolato ma mi sembra calcolato male.

Lo scenario virale è ancora allarmante, il clima generale non è disteso e si rischiano di compromettere gli esami di stato, eventualità di una gravità inaudita. Questo modo di fare assomiglia troppo a mera propaganda politica, con la scuola ostaggio di giochi di potere senza poter beneficiare di un'azione risolutiva e lungimirante». Su quest'ultimo aspetto si concentrano le battute finale del parere della segretaria generale. «Invece di attivarsi per riaprire le superiori - conclude - sarebbe stato meglio convogliare tempo e risorse nella pianificazione di una prossima stagione minacciata dal taglio agli organici e dal sovraffollamento delle classi. Allo stato attuale, a settembre si rischia di ricominciare nelle stesse, critiche condizioni dell'annata che volge al termine». Le fa eco Florindo Rosa, segretario provinciale Snals: «Mancano i presupposti per una riapertura delle superiori in sicurezza. Non è stato effettuato nessun intervento risolutivo per le problematiche passate, coincide con un ripopolamento dei luoghi di aggregazione dettato dalla zona gialla e, soprattutto, mancano i benefici apportati da una campagna vaccinale che è andata a rilento». 

Per quanto riguarda la mobilità extraurbana, confermato il piano trasporti vigente in occasione della precedente riapertura. È questo quanto emerso da una riunione tra il prefetto Carlo Torlontano, l'Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento, l'Unisannio e le aziende di trasporto locale. «La percentuale di studenti in presenza è compatibile con il programmato piano operativo dei trasporti - si legge in una nota diramata dalla Prefettura - Le corse supplementari e i servizi aggiuntivi consentiranno di garantire il dovuto distanziamento sociale sui mezzi di trasporto. La situazione sarà costantemente monitorata». 

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Sono oltre 500 le firme raccolte ieri ad Airola, per chiedere la proroga della dad, a fronte del decreto del Tar che impone il ritorno alla didattica in presenza. I firmatari scrivono che «il ricorso al Tar, con cui è stata decretata la sospensione dell'ordinanza sindacale, sebbene legittimo, interviene inopportunamente e illogicamente, senza considerare i contagi in continua crescita. «Quando riceverò la petizione sottoscritta - anticipa il sindaco, Michele Napoletano - chiederò al presidente del consiglio comunale di convocare una seduta ad horas, per affrontare la questione». Ancora un rinvio, fino al 30 aprile, per le lezioni a San Marco dei Cavoti. A Paupisi, 3 positivi dalla campagna screening dedicata alla popolazione scolastica locale. 

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