Benevento, scuola: vaccini ai prof
e incubo nuovi contagi

Benevento, scuola: vaccini ai prof e incubo nuovi contagi
Sabato 27 Febbraio 2021, 09:22 - Ultimo agg. 20:21
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Al via stamattina in città l'attesa campagna vaccinale dedicata al personale scolastico. Saranno circa in 200 tra docenti, collaboratori e amministrativi a ritrovarsi dalle 9 presso la sede Asl di via Minghetti, al Rione Libertà, e l'istituto superiore «Alberti» di piazza Risorgimento, scelto come base operativa per la tre giorni di inoculazione dei vaccini AstraZeneca. Partenza che avverrà non solo a Benevento ma anche in altri comuni della provincia. Dopo le prime vaccinazioni avvenute mercoledì a Telese e ieri a San Bartolomeo in Galdo, oggi sarà la volta di Morcone, Baselice, Foiano, Castelvetere e Limatola. «L'inizio della campagna vaccinale è un momento storico perché capace di infondere nuovamente speranza - dice il consigliere regionale di Noi Campani Gino Abbate - Da medico, e consigliere in Commissione Sanità, non smetterò mai di sostenere l'importanza di una campagna a tappeto che copra l'intera cittadinanza. Complimenti a Benevento per l'organizzazione e al dirigente dell'Alberti per aver lavorato di intesa con l'Asl. Grazie, infine al personale scolastico e ai docenti, punto di riferimento per i giovani e fondamentali per la loro formazione culturale, professionale e umana».

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A smorzare l'entusiasmo derivante dall'avvio della campagna vaccinale, tuttavia, è la notizia della chiusura delle scuole, un colpo per la didattica in presenza. Su disposizione del governatore De Luca, infatti, stop alle scuole di ogni ordine e grado da lunedì e fino a data da destinarsi, sia a causa dei casi di variante inglese registrati nel Napoletano sia per completare almeno la prima fase di somministrazione dei vaccini.

Una decisione che ha sorpreso sindacati e famiglie in primis. «Siamo spiazzati - commenta Eva Viele, segretaria generale Flc Cgil - non ce lo aspettavamo. Sapevamo che l'aumento dei contagi avrebbe potuto indurre a prendere in esame l'ipotesi di uno stop ma di certo non pensavamo a un'improvvisa chiusura generalizzata. Siamo perplessi, le scuole stavano reggendo bene l'urto virale, lo scenario locale è meno critico rispetto alle aree metropolitane e non vediamo l'esigenza di una chiusura totale».

Indignato anche il «Comitato Scuole Aperte Benevento». «Si continua a usare lo stesso metro di giudizio per realtà regionali diverse - dice la portavoce Giovanna Megna - e si prosegue con tempistiche da censura. Il persistere di questo modus operandi dimostra l'incapacità di analizzare la situazione e assumere decisioni programmate, e ancora una volta a farne le spese è la nostra provincia». Meno sorpreso Luigi Mottola, presidente provinciale Anp. «Lo scenario virale è allarmante - sostiene il dirigente del Giannone - inutile negarlo. Il lato positivo è che la chiusura determinerà un'accelerata della campagna vaccinale e riuscire a completare l'iter in un lasso di tempo inferiore alle due settimane sarebbe impresa notevole». Paradossalmente, gli inevitabili disagi alla continuità didattica determinati dalla somministrazione dei vaccini, avrebbero reso opportuno anticipare la chiusura generalizzata. «In queste ore sono arrivate le convocazioni per i docenti ed è ovvio che domani (stamattina, ndr) i convocati non potranno garantire l'insegnamento - evidenzia Mottola - Abbiamo già provveduto ad avvisare le famiglie che il calendario delle lezioni subirà delle variazioni».

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In merito alla chiusura, evita allarmismi il sindaco Clemente Mastella: «Simili decisioni non si prendono a cuor leggero ma sulla base di precise indicazioni sanitarie che, purtroppo, evidenziano una curva contagi in aumento ovunque. Come già detto in passato, non si commetta l'errore di considerare Benevento un'isola felice, soprattutto alla luce dei timori derivanti dalla variante inglese. Siamo responsabili, si evitino polemiche e si aderisca in massa alla campagna vaccinale per il personale scolastico. Per accelerare le procedure di somministrazione del vaccino, tra l'altro, è meglio tenere le scuole chiuse. Una volta ultimate le inoculazioni, sarà possibile riaprirle con meno preoccupazioni».

Intanto, il virus continua ad aggirarsi tra i banchi di scuola. A Benevento positiva una studentessa dell'Ipsar «Le Streghe», con classe in quarantena precauzionale di 10 giorni, disposta prima dello stop annunciato da De Luca. Al «Rummo» oggi tutti in Dad «a seguito di segnalazioni per le vie brevi di ulteriori positività tra la popolazione studentesca». In provincia, invece, erano stati comunicati due giorni di chiusura per elementari e medie a Paupisi in seguito al contagio di un docente. Avrebbero riaperto entro i primi giorni di marzo, sempre causa Covid, le scuole di Airola, Moiano, Durazzano, Castelpagano, Circello e Morcone, comuni in cui gli annunciati screening per la popolazione scolastica procederanno regolarmente, anche senza una nuova data per il rientro in aula.
 

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