Benevento: sfida «Eat Sannio»
per rilanciare l'ex galleria Malies

Benevento: sfida «Eat Sannio» per rilanciare l'ex galleria Malies
di Nico De Vincentiis
Domenica 26 Maggio 2019, 12:00
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La «Via della seta» passa anche per la città che ne è divenuta da tempo una delle tante stazioni disseminate in Italia. I cinesi la loro strada hanno saputo percorrerla mentre la «seta» sannita non sembra trovare sbocchi significativi. Se si apre un varco per le proposte produttive locali il tentativo dura troppo poco e la più generale presa sul pubblico è molto labile. «Se i cinesi sanno fare il loro mestiere e vendono i loro prodotti ormai ovunque si chiede l'imprenditore Bruno Fragnito - perché mai non possiamo proporre un modello autoctono di offerta, capace di riguadagnare almeno una collocazione precisa nel panorama economico locale e quote di mercato finalmente significative». Fragnito, 59 anni, è imprenditore nel settore trasporti e sicurezza, aderisce a Confindustria e si è fatto promotore di un consorzio di aziende già pronto alla verifica su un campo dove istituzioni locali e impresa potrebbero incontrarsi e avviare un percorso comune. La sfida si chiama «Eat Sannio» ed è la prima proposta, all'indomani della soluzione della vertenza tra Comune e Monte Paschi di Siena, per il rilancio dell'ex galleria Malies. Deciso ormai lo scenario, che riprodurrebbe il modello Covent Garden di Londra, ecco la prima ipotesi di svolgimento del tema. Si tratta di un Family market, di dimensioni ridotte ma del tutto simile nella concezione a quello realizzato nelle principali città italiane e nel mondo dall'imprenditore Oscar Farinetti con i suoi centri di eccellenza denominati «Eat Italy».
 
Nella ristrutturata piazza Commestibili si potranno gustare prodotti gastronomici sanniti a chilometro zero. «Con il nostro consorzio dice Fragnito pensiamo di venire incontro alle attese del Comune in maniera concreta rilanciando settori merceologici, tornati di tendenza e che richiamano alla naturalità e alla genuinità, che non sembrano ancora essere valorizzati al meglio. Ne abbiamo tanti nel Sannio, bisogna dargli una possibilità, impegnarsi per una nuova e importante programmazione economica». Il progetto «Eat Sannio», secondo i promotori, avrebbe un notevole impatto sul Pil della provincia, previsti oltre cento nuovi posti di lavoro. Il caso della galleria Malies, che è emblematico di errori e superficialità di approccio al tema economico produttivo, ha segnato negativamente una delle aree cittadine tradizionalmente invece votata al commercio. «Mi auguro che il nostro progetto prosegue Fragnito possa essere realizzato attraverso un bando di evidenza pubblica da parte del Comune, per evitare errori delle passate amministrazioni che hanno portato a oltre 15 anni di chiusura dell'intera struttura». Sulla scia dell'effetto-Farinetti, dunque, si punterebbe a settori merceologici di produzione esclusivamente sannita, come vino, olio, miele, salumi, formaggi, carne, gelateria, pane, pasta, ortofrutta e ristorazione. Le aziende, oltre alla vendita al dettaglio, si occuperanno della degustazione negli spazi a loro concessi soprattutto di sera, in coincidenza, come richiede il Comune con il suo programma di ristrutturazione e valorizzazione del sito, di momenti spettacolari, artistici e musicali. Il consorzio d'imprese annuncia anche l'accordo con il partner bancario per avviare l'iniziativa mentre il Comune è già passato alla fase della progettazione esecutiva per la ristrutturazione e il rilancio dell'opera mai decollata. Tra i supporti logistici alla piena ripresa dell'ex galleria c'è il parcheggio di Porta Rufina da riaprire. Questa infrastruttura è da considerare parallela al complesso di piazza Commestibili, necessaria per favorire l'accesso e l'accoglienza dei fruitori. Il Family market viene considerato anche un importante attrattore turistico perché potenzialmente in grado di concentrare in una sola struttura l'attenzione dei visitatori sui prodotti tipici locali da degustare e acquistare. All'orizzonte la determinazione del Comune ma soprattutto le varie proposte imprenditoriali. La prima è sul tavolo, quella di «Eat Sannio».
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