Scattano le zone rosse per la sicurezza urbana. Il Consiglio comunale si appresta a votare la modifica al Regolamento di polizia urbana per la individuazione delle aree sensibili nelle quali saranno possibili interventi mirati e provvedimenti sanzionatori eccezionali come il divieto di avvicinamento.
Si tratta del cosiddetto daspo urbano introdotto dalla legge 48/2017 (decreto Salvini), prerogativa finora preclusa agli operatori di polizia a causa del mancato recepimento nel testo normativo comunale che sarà adesso riadottato con l'inserimento dell'articolo 6-bis.
L'adozione di misure più incisive di contrasto dei comportamenti devianti era stato invocato dai vertici provinciali delle forze dell'ordine e dalla prefettura per intensificare il contrasto di fenomeni come la movida selvaggia e l'inveterata prassi della gestione abusiva della sosta auto. Il testo rimodulato dalla commissione Affari istituzionali presieduta da Giovanni Zanone arriverà in Consiglio comunale nella seduta in calendario mercoledì.
Nell'ordine del giorno diramato dal presidente Renato Parente anche l'approvazione del regolamento per l'utilizzo e la gestione delle aree verdi comunali mediante affidamento a privati, nonché la disciplina per la costituzione e il funzionamento dell'Organismo di rappresentanza intergenerazionale, e i criteri per l'inserimento di minori in strutture residenziali.
Il regolamento di polizia urbana che si appresta a incassare il via libera vieterà lo stazionamento e l'occupazione molesta nei comparti cittadini di maggior richiamo popolare, e in particolare in quelli più frequentati da fasce sociali a rischio.
Quali potranno essere nello specifico gli ambiti interessati dal provvedimento? «Insieme alle forze dell'ordine che hanno perorato l'approvazione della integrazione regolamentare - spiega il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco - si potranno adesso adottare misure più cogenti e durature nei confronti dei soggetti che dovessero rendersi autori di comportamenti solo apparentemente trascurabili come l'esercizio abusivo della gestione della sosta a pagamento, o forme particolarmente invasive di mendicità che vanno oltre l'atto volontario di liberalità. Il nuovo regolamento consentirà inoltre di intervenire con maggiore incisività sulle condotte vietate riconducibili alla movida».