Minacce ai Mastella dagli anarchici, sorveglianza rafforzata e solidarietà bipartisan

Vertice in Prefettura per la sicurezza del sindaco

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella
di Giuseppe Di Martino
Martedì 28 Febbraio 2023, 08:37 - Ultimo agg. 10:22
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Proseguono le indagini della Digos di Benevento dopo le minacce indirizzate al sindaco Clemente Mastella e alla moglie Sandra Lonardo. Intimidazioni che, secondo gli inquirenti, potrebbero essere di matrice anarchica. Il post comparso e poi rimosso sabato sui social dell'ex guardasigilli, infatti, porta la firma "Unione anarchica". La minaccia precedente a Sandra Lonardo, invece, è più generica. L'ex senatrice, infatti, si era imbattuta in un volantino, rinvenuto sotto il tergicristalli della sua auto lasciata in sosta nei pressi dell'abitazione di famiglia nel capoluogo sannita.

Tutti elementi che sono al vaglio della polizia che, se da un lato lascerebbero intendere un collegamento con la pista anarchica, tornata prepotentemente alla ribalta della cronaca negli ultimi tempi da quando è diventato d'attualità il caso Cospito, d'altro canto potrebbero anche condurre all'ipotesi che si sia trattato di un gesto isolato di dissenso nei confronti di alcune decisioni politiche prese da Mastella durante la sua longeva attività politica.

Intanto, ieri mattina, durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il grave episodio che ha coinvolto i coniugi Mastella è stato argomento di discussione.

Disposto il rafforzamento della sorveglianza. Al termine del vertice in prefettura è stato riconfermato il piano di tutela della sicurezza per l'ex ministro, che prevede presidi attivi di sorveglianza per entrambe le abitazioni della fascia tricolore, a Ceppaloni e a Benevento, e anche presso gli uffici comunali. Così come il sindaco potrà continuare ad avvalersi della protezione di un agente di scorta e un'auto non blindata.

Il sindaco, arrivato ieri mattina a Palazzo Mosti per presiedere una riunione operativa con i suoi più stretti collaboratori, è apparso sereno e pronto a continuare il suo operato amministrativo per gli interessi della città. «Ringrazio - dice Mastella - gli assessori e i consiglieri di maggioranza, le associazioni e le cittadine e i cittadini per la vicinanza e la solidarietà che hanno voluto dimostrare nei miei confronti. È stata una spiacevole vicissitudine, sulla cui matrice sono in corso le indagini. Voltiamo pagina sereni, circoscrivendo l'episodio a un contesto nazionale che innegabilmente denota elementi preoccupanti di ritorno ad un passato di cieca contrapposizione che va arginato subito e da tutti. Condivido l'appello della mia maggioranza a marcare sempre distanze nette da chi, anche e soprattutto sui social, passa il segno alimentando un clima di odio e di deterioramento della normale dialettica politica».

 

Infatti, dopo il post e il volantino a carattere intimidatorio ricevuti, nel corso della giornata, sono arrivati messaggi bipartisan di solidarietà. «Esprimiamo incondizionata vicinanza umana e solidarietà al sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Le intimidazioni subite dal primo cittadino, la cui natura eversiva sarà eventualmente accertata dalle forze dell'ordine, sono una forma di violenza verbale odiosa e velenosa», affermano, in una nota, gli assessori e i consiglieri dei gruppi di maggioranza dell'amministrazione comunale. «Le minacce - è scritto nella nota - di cui è stato destinatario il nostro sindaco segnalano, insieme ad altre di natura simile indirizzate ad altri personaggi politici italiani, un clima di odio preoccupante in tutto il Paese. Pertanto tutti noi, impegnati anche nelle istituzioni locali, dobbiamo respingere il pericolo che la tossina della violenza sia nuovamente istillata nel dibattito politico. L'accorato invito, che auspichiamo possa essere condiviso da tutti, è quello di abbassare i toni della dialettica politica, anche e soprattutto sui social che troppo spesso si trasformano in uno sfogatoio di rabbia e in un canale di propagazione del linguaggio d'odio, da cui tutti dobbiamo prendere le distanze in maniera inequivocabile», concludono gli esponenti di maggioranza. 

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«Ci auguriamo che si sia trattato di un gesto isolato e che dietro non si celi niente di preoccupante», commenta, invece, il consigliere del gruppo Città Aperta, Luigi Diego Perifano. Il segretario provinciale e consigliere comunale di Azione, Vincenzo Sguera, esprime «la più totale vicinanza e solidarietà al sindaco Mastella e alla sua famiglia per le minacce ricevute. Quando un rappresentante delle istituzioni è vittima di intimidazioni è doveroso da parte di tutte le forze politiche stringersi al suo fianco. Occorre alzare un muro contro chi prova a inquinare il dibattito pubblico con comportamenti vili, intollerabili ed estranei alla dialettica democratica. Su queste vicende non possono esistere parti e distinzioni». Un concetto espresso anche dalla sede del coordinamento sannita di Libera. «Pur non conoscendo la matrice, esprimiamo la nostra piena solidarietà al sindaco, condannando con fermezza ogni tipo di violenza, fisica e verbale. Attaccare un rappresentate delle istituzioni vuol dire colpire l'intera comunità» dichiara il referente Michele Martino. 

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