Fondovalle Isclero, arrivano
9 milioni dalla Regione per ultimarla

Fondovalle Isclero, arrivano 9 milioni dalla Regione per ultimarla
di Vincenzo De Rosa
Martedì 5 Novembre 2019, 09:41 - Ultimo agg. 13:07
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Quando era stata progettata negli anni '80 la Fondovalle Isclero aveva un obiettivo ambizioso: mettere in collegamento, grazie a un'arteria a scorrimento veloce, la Valle Telesina e la Telese-Caianello con la Provincia di Caserta, la Valle Caudina e la Provincia di Avellino. Un risultato ad oggi raggiunto solo in parte. Per chi arriva da San Salvatore Telesino e vuole procedere verso i centri del comprensorio caudino infatti la Fondovalle si interrompe nel territorio di Sant'Agata de' Goti, a poche centinaia di metri dal presidio ospedaliero del «Sant'Alfonso Maria de' Liguori». La causa è quel tratto di un chilometro e ottocento metri rimasto incompleto per intoppi burocratici e mancanza di fondi e che, ad oggi, non permette il collegamento tra l'uscita Sant'Agata-Ospedale e quella di Moiano-Bucciano, lì dove si interrompe il viaggio di chi arriva da Airola.

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Il 2020 potrebbe però essere l'anno della svolta, ne è convinto il capogruppo Pd in consiglio provinciale Renato Lombardi che da anni segue la vicenda della Fondovalle come amministratore sia dai banchi del consiglio comunale di Sant'Agata che da quelli della Rocca dei Rettori.
«I fondi adesso ci sono - annuncia Lombardi commentando la firma del decreto dirigenziale 262/2019 della Regione Campania , si tratta di 9,3 milioni. È importante però che tutti si attivino affinché l'iter amministrativo venga portato a termine quanto prima e che non si perda questa importantissima occasione strategica per il rilancio della Valle Saticulana e la piena funzionalità del Sant'Alfonso Maria de' Liguori».

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«Il decreto della Regione spiega infatti Lombardi - reimputa i fondi assegnati grazie al Patto per il Sud sottoscritto dal governatore Vincenzo De Luca e dall'allora premier Matteo Renzi anche grazie all'interesse del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. Fondi che in realtà erano già stati stanziati dalla giunta Caldoro, ma mai arrivati per mancanza di copertura finanziaria».

«Una vicenda che, come amministrazione comunale di Sant'Agata de' Goti, con i sindaci Carmine Valentino prima e Giovannina Piccoli poi, abbiamo sempre seguito da vicino. Adesso questo l'invito di Lombardi è importante che il presidente della Provincia, Di Maria e l'intera struttura della Rocca si adoperino affinché, quanto prima, venga completato l'iter amministrativo che dovrà portare all'appalto dei lavori. Anche a costo di essere petulanti, continueremo a sollecitare sia gli uffici regionali che quelli provinciali. Si è in attesa dell'ultimo parere del Genio Civile per quanto riguarda l'autorizzazione idraulica relativa al vallone Paolini con le indagini che sono in corso. E poi c'è da avviare la campagna di indagini archeologiche. A quel punto si potrà arrivare all' appalto, facendo attenzione a rispettare i tempi dati dal decreto per vincolare i fondi e, quindi, entro il 31 dicembre 2021. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione».

Il completamento della Fondovalle Isclero rappresenta un passaggio strategico per l'ospedale di Sant'Agata. Oggi il «Sant'Alfonso» non è collegato direttamente con la Airola, Montesarchio e gli altri centri della Valle Caudina proprio a causa di quella interruzione. Una preoccupazione condivisa dallo stesso Renato Lombardi.

«La Fondovalle Isclero ricorda il consigliere provinciale - ha da sempre rappresentato un'opera fondamentale per il riammaglio viario verso Avellino e la sua provincia e verso il Sant'Alfonso Maria de' Liguori. Completata servirà a mettere in collegamento in modo rapido e sicuro la Valle Telesina e la Valle Caudina. Non solo, sarà fondamentale per garantire il pieno sviluppo funzionale del Sant'Alfonso».
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