Benevento, tangente di Pasqua:
multe anticovid dopo l'arresto

Benevento, tangente di Pasqua: multe anticovid dopo l'arresto
Sabato 3 Aprile 2021, 09:52 - Ultimo agg. 13:07
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Gli estorsori arrestati perché colti in flagrante mentre chiedevano una tangente di 20mila euro al titolare di un cantiere edile che sta realizzando alloggi in contrada San Vitale saranno anche contravvenzionati. Infatti per andare nel cantiere a esigere la tangente hanno lasciato le loro abitazioni senza un giustificato motivo tenuto conto che il Sannio è in zona rossa. Pertanto scatterà per i quattro anche la sanzione amministrativa, ben poca cosa di fronte all'accusa di tentata estorsione contestata a Dionisio Francesca, 64 anni, a suo figlio Luigi, 32 anni, sorvegliato speciale, e ai cugini Pompeo Anzovino, 28 anni, e Alberto Anzovino, 24 anni, tutte vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. Questa mattina i quattro, detenuti nel carcere di contrada Capodimonte, saranno ascoltati dal Gip Maria di Carlo, chiamata a convalidare gli arresti, presente il loro difensore Antonio Leone. È probabile che i quattro si avvalgano della facoltà di non rispondere anche per consentire al loro legale di prendere visione nel dettaglio degli elementi a carico dei singoli imputati. Ma i carabinieri del Reparto operativo diretto dal colonnello Alfredo Zerella, in stretto rapporto con il comandante provinciale Germano Passafiume, non hanno concluso le indagini. Infatti con i quattro arresti hanno ripreso nuova linfa le indagini che erano in corso su episodi d'intimidazione registrati nei mesi scorsi specie in alcuni centri della provincia.

Si tratta di qualche macchina per il movimento terra e veicoli dati alle fiamme, proiettili lasciati davanti a saracinesche di negozi.

Tutti casi che finora non hanno portato all'identificazione degli autori. Ora si punta ad appurare se i quattro prima della tentata estorsione al cantiere siano responsabili anche di qualche altro atto intimidatorio. Gli inquirenti poi ritengono che il blitz con l'arresto di ben quattro persone, possa essere elemento sufficiente per spingere qualche altro imprenditore a rompere il silenzio e denunciare le intimidazioni. Infatti si è trattato di un'operazione rapidissima, organizzata e concretizzata solo poche ore la denuncia della richieste estorsiva fatta dall'imprenditore, titolare di una ditta sannita che opera anche fuori provincia. Quindi da parte degli estorsori non una scelta casuale, ma fatta con elementi concreti sulla disponibilità economica della vittima preso di mira. Ma le loro valutazioni sono risultate sbagliate perché il titolare della ditta finita nel mirino ha intuito che sottostare alla richiesta avrebbe comportato un ripetersi dei versamenti di denaro anche per il futuro e pertanto al primo tentativo ha voluto stroncare sul nascere quello che probabilmente per altre ditte è una sorta di consuetudine che si tramanda da padre in figlio, come alcune inchieste del passato hanno dimostrato. Neppure il periodo è casuale. Infatti negli atti processuali di analoghe inchieste si legge che queste estorsioni raggiungono il numero più consistente in occasione delle festività di Natale, Pasqua e Ferragosto. E sul fenomeno estorsivo e più in generale della criminalità c'è la massima attenzione non solo da parte delle forze di polizia ma anche da parte delle istituzioni.

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Lo stesso prefetto Carlo Torlontano da pochi giorni nella nostra provincia già nel corso delle riunioni di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha affrontato questa tematica chiedendo ai vertici delle forze dell'ordine non solo un costante impegno repressivo ma anche una valutazione sull'entità del fenomeno, per gli opportuni provvedimenti anche a scopo preventivo, tenuto conto del particolare momento economico che attraversano le aziende a causa della pandemia. «Questa operazione - dice il prefetto Torlontano - si traduce in una crescita dell'indice di fiducia da parte della collettività nei confronti delle forze di polizia, delle istituzioni e della magistratura. Il rapporto di fiducia, credo, sia cresciuto anche per merito delle recenti indagini condotte, quando ancora non ero nel Sannio, tra cui quella sui concorsi per le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. Li si è andato in fondo. Le forze di polizia stanno svolgendo un ottimo lavoro. Un segnale è testimoniato anche dall'aumento delle segnalazioni di reato e denunce».

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