Vaccini Covid a Benevento,
imprese pronte per il via

Vaccini Covid a Benevento, imprese pronte per il via
di Luella De Ciampis
Giovedì 6 Maggio 2021, 09:41 - Ultimo agg. 19:58
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«Stiamo lavorando al protocollo d'intesa con Confindustria per far partire le vaccinazione per il personale delle attività produttive, cominciando dall'individuazione dei luoghi da allestire per le somministrazioni». Così il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe commenta l'esito dell'incontro svoltosi ieri con i vertici di Confindustria e dell'Asi per definire i dettagli della campagna vaccinale destinata al settore produttivo. Sempre ieri mattina è stato effettuato un primo sopralluogo nel capannone dell'Asi di ponte Valentino per fare il punto sulla possibilità di usufruirne come hub vaccinale per il personale del settore produttivo. La struttura, che ha una superficie di oltre 2.000 metri quadri, sarà usata solo per metà per allestire sei postazioni vaccinali, ricalcando il «modello Morcone», che rappresenta una valida soluzione per convertire lo spazio nell'hub vaccinale che potrebbe diventare operativo già dalla prossima settimana. Intanto, si registra già un'adesione di tremila persone del settore produttivo pronte a vaccinarsi. Sulla necessità delle vaccinazioni a questa categoria interviene Coldiretti che ravvisa la necessità di avviare al più presto la campagna vaccinale nell'intera filiera agroalimentare per garantire in sicurezza le forniture di cibo e bevande alle famiglie. «Per quanto riguarda la Campania sottolinea Gennaro Masiello, presidente regionale e vicepresidente nazionale Coldiretti abbiamo offerto la disponibilità sia dei nostri uffici, dislocati nelle cinque province, che le strutture di aziende agricole del territorio».

Si intensifica l'attività vaccinale in provincia e in città, dove, anche ieri, è stato raggiunto il traguardo di 3.000 somministrazioni tra la sede di via Minghetti, l'ex caserma Pepicelli, gli ambulatori Asl del territorio e l'hub dell'area Fiera di Morcone, dove in due giorni sono state inoculate 1.220 dosi (ma l'aspettativa è quella di arrivare a 800 vaccinazioni giornaliere perché la capienza della struttura e il numero del personale lo consentono). Si sta lavorando a ritmi serrati, superando il tetto delle 100.000 somministrazioni, 30.000 delle quali rappresentano i richiami. Se si considera che il Sannio conta circa 280.000 abitanti il 30 per cento della popolazione ha già ricevuto una prima dose di vaccino. È questo un dato inconfutabile che, tuttavia, induce a fare un altro calcolo confortante per il territorio. Con l'intensificarsi dell'attività vaccinale, in seguito all'apertura dell'hub di Montesarchio e con l'estensione al personale del settore produttivo, si potrebbe arrivare a vaccinare fino a 5.000 persone al giorno, arrivando a somministrare almeno la prima dose a tutti entro 60 giorni, vale a dire per fine giugno. Si potrebbe raggiungere così una copertura vaccinale molto alta perché, tutti quelli che sono stati vaccinati con il Pfizer a distanza di 21 giorni dalla prima inoculazione dovrebbero ricevere anche la seconda, mentre per chi ha fatto AstraZeneca il richiamo sta avvenendo dopo tre mesi tre mesi per cui per l'autunno l'operazione sarà sicuramente completata.

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Ma il condizionale diventa d'obbligo perché la nuova indicazione del Comitato tecnico scientifico chiarisce che in Italia si raccomanda un intervallo di 42 giorni tra la somministrazione della prima e della seconda dose dei vaccini a Rna, quali Pfizer e Moderna, perché già la prima dose consente di ottenere una buona copertura vaccinale e, quindi, le seconde dosi potranno essere usate per garantire una parziale copertura a un numero maggiore di persone. Invece per AstraZeneca il Comitato tecnico ha dato il placet per la somministrazione della seconda dose a chi ha già ricevuto la prima. Ieri al Rummo sono state consegnate altre 12.870 dosi di Pfizer che consentiranno di continuare l'attività senza rallentamenti, mentre, per AstraZeneca continua l'attesa. «Sono preoccupato - dice Volpe - perché il 18 maggio dovremo cominciare con la somministrazione dei richiami di AstaZeneca e, intanto, il vaccino non arriva. Mi conforta la consegna di Pfizer ma il ritmo che abbiamo preso ne determinerà l'esaurimento in pochi giorni».

Boom di guarigioni al «Rummo» che hanno determinato 14 dimissioni in un solo giorno dai reparti Covid e il calo drastico dei degenti arrivati a 70.

Un ottimo risultato che fa sperare in un miglioramento graduale del trend della curva pandemica anche grazie all'immunizzazione di una fetta della popolazione. In lieve aumento i contagi censiti dall'Asl: 67 positivi, di cui 56 asintomatici, e 137 guariti su 1014 tamponi processati. 

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