Spezzare l'impasse che si protrae da troppo tempo. È l'obiettivo di Palazzo Mosti su una delle questioni più spinose degli ultimi mesi. La gestione del viale degli Atlantici e dei suoi storici pini si è rivelata più complessa di quella che l'amministrazione comunale aveva immaginato nel marzo del 2020, quando la giunta deliberò la sostituzione di tutte le conifere della zona alta. Le proteste levatesi da alcuni settori della società civile, supportate da autorevoli disamine tecniche, hanno spinto l'ente ad accantonare l'ipotesi del taglio massivo. L'entrata in campo sul tema anche della Procura ha di fatto congelato la situazione al gennaio scorso, quando l'agronomo Giuseppe Cardiello consegnò al Comune la relazione sull'analisi della stabilità dei 124 pini di viale degli Atlantici. Il vicepresidente della Società italiana di arboricoltura concluse per la classificazione di 24 piante nella massima categoria di rischio cedimento. A sei mesi di distanza, è da quel punto che si ripartirà. Lo annuncia l'assessore alle Politiche ambientali Gerardo Giorgione: «Nella prossima settimana convocherò un vertice con le strutture tecniche di settore e la Soprintendenza per condividere un percorso che ci porti una volta per tutte a dirimere la questione. Abbiamo atteso per mesi con il massimo rispetto che si concludessero le verifiche commissionate dalla Procura. Nei giorni scorsi abbiamo anche effettuato un tentativo di confronto con gli inquirenti per avere elementi conoscitivi utili. Ritengo che non vi siano ragioni per restare ancora fermi. C'è una dettagliata perizia eseguita dal professor Cardiello che indica cosa fare. Non ci sono misure della Procura che ci impediscano di operare in quei luoghi. Abbiamo il dovere di procedere seguendo gli elementi in nostro possesso».
Un percorso logico che si concluderà con un'azione mirata a sbloccare l'impasse: «I pini collocati nella massima classe di rischio da Cardiello saranno tagliati - anticipa Giorgione - Il tecnico ne ha individuati 24 lungo tutto il viale degli Atlantici.
Risposte come quelle che sono giunte nei giorni scorsi dal settore Lavori pubblici dietro le pressanti sollecitazioni popolari che lamentavano la scarsa vivibilità dell'area accentuata con la realizzazione delle barriere ai piedi dei pini: «Abbiamo portato a termine il riposizionamento integrale di tutte le recinzioni che erano state danneggiate - spiega l'assessore Mario Pasquariello - Tutte le aree delimitate sono state iripulite da fogliame, rifiuti e altro materiale che vi si era depositato. Sono stati effettuati i campionamenti in quattro punti per verificare la condizione dell'apparato radicale al di sotto della sede stradale e dei marciapiedi. A breve ci verrà fornita la relazione stilata dall'esperto della ditta appaltatrice».