Benevento, Ztl allargata al Triggio:
ecco il piano per il centro storico

Benevento, Ztl allargata al Triggio: ecco il piano per il centro storico
di Paolo Bocchino
Venerdì 11 Giugno 2021, 09:33 - Ultimo agg. 22:48
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Estendere fino al Triggio la Ztl per dare continuità al centro storico anche sotto il profilo della mobilità. È una delle più importanti novità che potrebbe riservare il nuovo piano traffico su cui sta lavorando la struttura comunale sotto la guida del consulente Paolo Verdino. L'esperto dallo scorso marzo sta riesaminando le numerose versioni precedenti: da quella realizzata in collaborazione con il professor Mariano Gallo dell'Università del Sannio, all'ultima in ordine di tempo redatta dall'ingegnere Andrea Spinosa. Dettagliate planimetrie, flussi di traffico, proposte avveniristiche, rimaste sostanzialmente nel cassetto. Il nuovo corso affidato all'ingegnere beneventano punta invece a realizzare interventi mirati, risolvendo con il «cacciavite» le varie problematiche presenti in determinate zone: ingorghi su via Tiengo all'apertura del McDrive, incolonnamenti alla rotatoria San Vito in corrispondenza dell'iper Buonvento, super traffico in alcune ore della giornata in viale degli Atlantici, solo per citare le più note. Unica concessione di più ampio respiro potrebbe essere l'ampliamento della Ztl fino al Teatro Romano.

Il tema è stato affrontato nel corso della commissione Mobilità svoltasi due sere fa a Palazzo Mosti. «Un'ipotesi - ha spiegato Verdino ai consiglieri comunali - che va armonizzata con le scelte che si andranno ad adottare nel Piano mobilità, raccordandola alle Ztl già esistenti in centro storico con accessi da corso Garibaldi, via Mario La Vipera, rampa Annunziata.

La possibilità di estendere anche al Triggio la Ztl è prevista già dal Piano Spinosa tra le azioni a medio termine. Nel caso si decida di adottare tale soluzione, occorrerà rivedere alcune scelte connesse come la gestione della viabilità di via Torre della Catena che, a quel punto, non potrà essere regolata con senso unico di marcia». E del resto appare consigliabile e finanche naturale preservare un sito di rara importanza come il Teatro Romano dal traffico veicolare ordinario, consentendo il transito ai soli residenti e agli operatori commerciali. In tal senso va la proposta avanzata dai residenti: «In commissione è stata resa nota la richiesta presentata da un comitato di quartiere per la realizzazione della Ztl anche al Triggio - dice la presidente Giuliana Saginario - Ritengo si tratti di una istanza condivisibile in quanto chi vive nei centri storici o in aree cruciali come la buffer zone del Teatro Romano avverte maggiormente il carico dei flussi di traffico. Ho raccolto le testimonianze di cittadini di via Annunziata, preoccupati dallo sfrecciare continuo di auto a pochi centimetri dalla porta delle loro case. Credo sia necessario riprendere in considerazione quanto prima l'attivazione delle telecamere già installate, trovando il giusto equilibrio tra la vivibilità dei residenti e l'operatività delle attività commerciali».

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Una opzione sulla quale l'amministrazione per il momento preferisce non sbilanciarsi: «Terremo in considerazione tutte le proposte formulate dai cittadini - assicura l'assessore alla Mobilità Luigi Ambrosone - La Ztl è una di queste e la valuteremo con attenzione. Più in generale, con il supporto dell'ingegnere Verdino e della struttura, stiamo rimettendo ordine nella gestione delle Ztl il cui Regolamento risale a dieci anni fa. In quest'ottica si andrà a disciplinare anche l'attivazione delle telecamere per il controllo delle autorizzazioni al transito, mentre sul piano della sicurezza sono operative già da tempo». Sicurezza che renderà necessario un intervento più immediato, sul quale non ci sono invece grossi dubbi. Un nuovo semaforo regolerà le correnti di traffico che si incrociano tra via del Pomerio e via Vittime di Nassiriya, spesso teatro di incidenti: «È una delle principali priorità su cui stiamo lavorando - rivela Verdino - Si tratta di un punto che ha già visto verificarsi numerosi sinistri a causa della particolare conformazione. In passato sono state provate altre soluzioni che non sembrano aver dato i risultati auspicati. Ritengo che l'installazione di un impianto semaforico plurifase sia inevitabile, benché a poche decine di metri ve ne sia un altro all'incrocio del ponte Vanvitelli». 

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