Caro energia, bollette raddoppiate:
ristoratori al collasso a Benevento

Caro energia, bollette raddoppiate: ristoratori al collasso a Benevento
di Antonio Martone
Sabato 27 Agosto 2022, 08:49 - Ultimo agg. 09:22
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Venti di crisi e probabili nuove chiusure, malgrado un'estate discreta a livello di incassi per bar, ristoranti e pizzerie. Nel capoluogo e in provincia si paventa già la cessazione di circa trenta attività. Il rincaro dei prezzi energetici e non solo, dopo due anni di restrizione per il Covid, sta avendo effetti devastanti tra gli operatori della ristorazione. L'allarme è stato lanciato dall'associazione di categoria Mio Italia, attraverso il portavoce Mario Carfora. Un breve messaggio con allegate le ultime due bollette di energia elettrica rappresenta la fotografia nitida del dramma che si profila.

«È il confronto delle ultime due fatture di energia elettrica delle mie attività, praticamente a parità di consumo.

Come me centinaia di altre attività nella sola provincia di Benevento. Cosa aspetta la politica a trovare soluzioni? La chiusura di decine di attività con la perdita di decine di posti di lavoro?. Il ristoratore ha anche aggiunto: «Per la cronaca, la bolletta del bimestre maggio-giugno era di oltre quattromila euro, già notevolmente aumentata rispetto a quelle precedenti, mentre quella dell'ultimo bimestre supera addirittura gli ottomila. C'è da aggiungere che, dopo questo periodo in cui abbiamo lavorato tutti discretamente, andiamo incontro al periodo autunnale dove, soprattutto in realtà come la nostra, il lavoro diminuisce. La situazione è questa: a parità di ricavi c'è il triplo dei costi. Decine e decine di attività chiuderanno, non c'è possibilità di sopravvivenza. La prospettiva è pessima e dobbiamo assistere alla speculazione che sta avvenendo per il costo di gas ed energia elettrica sulla pelle nostra e di tante famiglie».

Il presidente di Ascom Benevento Nicola Romano aggiunge: «Con i folli rincari del settore energetico anche il comparto food - che nella nostra provincia ancora resisteva - paga un dazio pesante. Se aggiungete che già da tempo sono in ginocchio gli operatori di abbigliamento, pelletteria e affini, il quadro è quasi apocalittico». 

Mio Italia, intanto, ha indetto lo stato di agitazione e la mobilitazione generale, ma per il momento, anche per evitare speculazioni legate alla concomitante campagna elettorale non sono in programma manifestazioni di protesta o sciopero che, però, sono programmate nelle prossime settimane. Le voci di altri operatori della categoria, confermano la situazione di enorme disagio con appelli per interventi immediati. «I costi sono raddoppiati, se non triplicati e consideriamo dice il cuoco Vincenzo Chiusolo che siamo già reduci da anni di perdite, con tanti operatori del nostro settore, a cominciare dal sottoscritto che per non chiudere, hanno dovuto attingere addirittura ai risparmi personali. Abbiamo avuto solo piccoli e insufficienti ristori».

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Non usa mezzi termini Paolo Moscovio: «Bisogna scendere in piazza e farci sentire. Dobbiamo reagire. Non sono aumentati solo gas e luce ma anche gli altri prodotti primari. Tutti i giorni nei supermercati si rilevano rincari». 

Solidarietà e vicinanza arriva per la categoria anche da palazzo Mosti attraverso le parole dell'assessore alle attività produttive Luigi Ambrosone. «In merito alla giusta istanza da parte di Mio Italia e operatori commerciali non solo di Benevento e provincia, non posso che essere vicino, anzi vicinissimo alle loro posizioni e sono pronto, unitamente alla giunta anche manifestare con loro rispetto a questa impennata delle utenze. Pur capendo difficoltà legate a situazione di guerra e altro, credo che forse non trovi piena giustificazione e sta mettendo tutti in ginocchio. Faremo la nostra parte affinché tutto si possa rappresentare al futuro governo, ma anche i cittadini di Benevento devono prendere posizione e fare scelte. Il nostro sindaco è pronto a portare avanti istanze a tutela del nostro territorio, anche se è un problema nazionale. Lo ribadisco, grande vicinanza e pronto a stare con loro e rappresentare queste difficoltà».

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