Busta con proiettile al manager,
il caso Asl Benevento in prefettura

Busta con proiettile al manager, il caso Asl Benevento in prefettura
di Enrico Marra
Venerdì 7 Ottobre 2022, 08:02 - Ultimo agg. 21:02
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Gli inquirenti non hanno dubbi. Chi ha lasciato la busta con proiettile e minacce al manager Gennaro Volpe presso la sede dell'Asl è uno interno all'Azienda sanitaria. Nella lettera in cui è stato messo un proiettile calibro 7,65, e scritta in un italiano approssimativo, si fa riferimento ad alcune problematiche che riguardano la gestione dell'Asl. Nella lettera, firmata da «La vedova nera», Volpe viene accusato di scarsa attenzione verso la problematica dei buoni pasto, le cui modalità di erogazione di recente sono state trasformate essendo passati dalla tipologia cartacea a quella elettronica. Un cambio che non pare aver provocato grandi disagi ai beneficiari. Diversa invece è la considerazione circa la consistenza dell'importo considerato che l'importo è rimasto invariato da oltre venti anni: ovvero 5,16 euro. Non sono mancate le richieste circa un adeguamento tenuto conto dell'aumento del costo della vita, ma tali istanze non hanno trovato riscontri nei provvedimenti dell'Asl. Altra accusa che viene mossa al digì riguarda la stipula dei contratti e la «verticalizzazione delle carriere». Dall'Asl fanno notare che i contratti vengono fatti e si è andati avanti anche con la verticalizzazione delle carriere. Si è anche posto fine a una paralisi di questi provvedimenti che durava da tempo. Chiaramente non si può escludere che nel dare attuazione a questi provvedimenti vi siano stati malcontenti. Non ultimi quelli di chi vede l'arrivo di personale proveniente da altre province. Ma si tratta solo di ipotesi, che vanno verificate e documentate con dati concreti. 

Ed è quello che stanno facendo i carabinieri del Nucleo radiomobile ed operativo della Compagnia di Benevento che dal momento in cui è arrivata la segnalazione dell'Asl, poco dopo le 12 di mercoledì, sono al lavoro per risalire all'autore dell'intimidazione.

La lettera è stata ritrovata da una delle funzionarie dell'Asl addetta all'ufficio del manager dell'Asl. Lettera che era stata lasciata su una panca di un corridoio del piano della direzione generale. In quel momento Volpe non era in ufficio perché a Napoli, città dove vive abitualmente. Appena informato ha avuto primi contatti con le forze dell'ordine. 

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Il prefetto Carlo Torlontano, informato dell'accaduto, ha fatto scattare in via d'urgenza un servizio di vigilanza radiocollegata, che consiste in passaggi frequenti da parte di pattuglie di carabinieri e polizia davanti alla sede dell'Asl. Ma l'intera vicenda sarà esaminata dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato per questa mattina in prefettura alle 11,30 a cui parteciperanno tutti i vertici delle forze dell'ordine e il sindaco del capoluogo Clemente Mastella. Il Comitato ha più argomenti da esaminare, ma tra questi figura pure l'atto di intimidazione al manager dell'Asl. I carabinieri riferiranno sugli sviluppi delle prime indagini, poi scatterà un provvedimento più articolato di vigilanza radiocollegata anche per l'abitazione napoletana di Volpe. Nella giornata di ieri sono stati rafforzati i controlli degli addetti dell'istituto di vigilanza privata impegnati presso la sede dell'Asl con ingresso in piazza Risorgimento e in via Oderisio. Già ascoltati presso il comando dei carabinieri di via Meomartini alcuni dipendenti dell'Asl. Si cerca di appurare se nei giorni scorsi vi sono state particolari manifestazioni di dissenso nei confronti dei vertici dell'Azienda. Verifiche anche sulle immagini delle telecamere presso la sede dell'azienda e in piazza Risorgimento. Difficile, però, da recuperare le immagini di chi ha depositato il plico perché quegli uffici sono frequentati per lo più da utenti che per dar corso ai loro adempimenti hanno tra le mani documenti, fogli e lettere.

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